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Premietti fatti in casa: come premiare in maniera sana e golosa i nostri pet
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giovedì, 24 Ottobre 2024 / Published in Monica Serenari

Premietti fatti in casa: come premiare in maniera sana e golosa i nostri pet

I premietti fatti in casa a cosa servono? Chi possiede un cane sa quanto sia bello premiarlo, quanto sia appagante creare questo momento di condivisione delle risorse. A proposito di premio o di gratificazione vi siete mai chiesti come si può premiare un cane?

Il quadrifoglio della gratificazione

Premietti fatti in casa

Ci sono diversi modi per farlo: con il cibo, con il gioco, con la carezza o con una frase carina, infatti si parla del quadrifoglio della gratificazione. Ogni petalo del quadrifoglio va utilizzato con dovizia, nel momento giusto e con criterio in particolare nelle prime fasi della vita e dell’apprendimento. Ogni cane ha le sue preferenze. Per molti cani il gioco è il jackpot, per altri lo è il cibo, dobbiamo quindi imparare ad osservare e a capire il nostro cane.

Premietti fatti in casa: a cosa servono?

Il premio, qualunque esso sia, serve per fissare un comportamento richiesto o serve a far capire al cane, in fase di apprendimento, che sta lavorando nel modo corretto. Tutte le ricompense sono da utilizzare con sapienza in modo da capire l’ordine di importanza che avranno per quel cane.

Quindi non solo il cibo gratifica ma, il cibo è per la maggior parte dei cani una vera delizia, comoda per il proprietario da
portare in tasca e reperibile in qualsiasi supermercato o negozio specializzato.
Durante il mio lavoro di medico veterinario nutrizionista chiedo sempre ai proprietari se somministrano premietti industriali ai cani, questo perché prima di tutto
apportano parecchie calorie e secondo potrebbero contenere ingredienti magari non indicati per quel soggetto. Ad esempio i wurstel, che ai cani piacciono tantissimo e che sono usatissimi, sarebbero assolutamente da evitare sia per gli ingredienti diciamo poco nobili e sia per le possibili implicazioni sanitarie in particolare se dati crudi.

Oggi vorrei con voi approfondire questo discorso perché lo ritengo importante e inoltre vi vorrei
condurre verso la scelta di questi alimenti gratificanti aiutandoli ad acquistarli o meglio ancora
vorrei dirvi come produrli in casa.

Premietti fatti in casa: come sceglierli

Per quello che riguarda i prodotti industriali il primo consiglio è quello di leggere bene l’etichetta e
di non soffermarsi al solo packaging frontale che spesso può trarre in inganno. Pensate che se
trovate scritto “con anatra”, la legge permette di inserirne solo il 4%, viene da se che i restanti
ingredienti siano da ricercare nell’etichetta sul retro della confezione. Questi prodotti inoltre
contengono molti cereali e zuccheri nascosti che possono non essere indicati.

Detto questo credo che la carne essiccata pura al 100% sia in assoluto la migliore opzione, la si trova di tanti tipi diversi in particolare nei negozi specializzati. Questa tipologia di premio consente anche ai cani che fanno diete ad eliminazione o simil-chetogeniche di sgranocchiare qualcosa di sicuro, nutriente, che si può spezzettare in piccoli pezzi ed è inoltre facile da trasportare. Il processo di essiccazione è un metodo molto antico di conservazione della carne che consiste nell’eliminazione della maggior parte dell’acqua libera, quindi nel blocco dell’attività enzimatica, vien da se che non è quindi una cottura.

Possiamo produrre in casa la carne essiccata?

Certamente! La cosa migliore è munirsi di un essiccatore, ma non è l’unico metodo vediamo come fare:

Premietti fatti in casa: Metodo con l’essiccatore

Prima di tutto servono tagli di carne magra o comunque carne privata dal grasso perché il grasso trattiene acqua e non si secca. Acquistate carne di buona qualità e lavoratela velocemente in modo da ridurre al minimo la contaminazione e la proliferazione batterica.

La carne va tagliata a cubetti o a striscioline larghe circa 1 centimetro e spesse mezzo centimetro, vanno disposte distanziate, meglio su carta forno, nei cestelli dell’essiccatore in modo che l’essiccazione sia uniforme.

Si imposta un ciclo a 68 gradi per circa 8 ore. Una volta che si sono raffreddate e ben asciugate queste striscioline si possono conservare in un vaso di vetro per circa 30 giorni al riparo dalla luce e, cosa importante, NON in frigorifero perché si potrebbero ammorbidire e ammuffire.

Per una migliore conservazione possiamo metterle sottovuoto e in freezer. Vi ricordo che questa carne non è cotta ma è solo privata dell’acqua e che, per una migliore sanificazione, la si può mettere dopo averla essiccata qualche minuto nel forno a 100 gradi. Si possono essiccare anche i pesci di piccole dimensioni dopo averli eviscerati, vanno acquistati freschissimi in modo che il contenuto di istamina sia molto basso, disposti nell’essiccatore sopra la carta forno, impostando la funzione pesce o avviando un ciclo a 60 gradi per 10 ore.

Premietti fatti in casa: Metodo con il forno

Se non abbiamo un essiccatore possiamo tagliare la carne e disporla nel forno di casa sulla carta forno. Se si possiede un forno statico impostarlo a 100 gradi per 2 ore girando i pezzi a metà cottura e tenendo leggermente aperto lo sportello, se si possiede quello ventilato si imposta a 60 gradi per 6-8 ore sempre tenendo leggermente aperto lo sportello.

Consigli generali

Offriamo al nostro pet la carne essiccata senza esagerare perché ha una notevole densità calorica cioè contiene dalle 300 alle 400 kcal per 100 grammi. Nei cani in sovrappeso o di piccola taglia, soprattutto, dobbiamo considerarla e dosarla quando si formula una dieta. È un ottimo alimento utilizzabile come premietto gratificante, come snack, per i cani da lavoro, per gli sportivi e anche nei cuccioli.

Articolo della dott.ssa Monica Serenari, DVM

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Tagged under: alimentazione, alimentazione del cane e del gatto, cane, nutrizione veterinaria, salute del cane, veterinario

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