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Alimentazione della gatta in allattamento: guida pratica per un periodo cruciale

giovedì, 12 Dicembre 2024 by Gruppo Nutravet
Alimentazione della gatta in allattamento

L’allattamento è una fase delicata per la gatta, che richiede attenzioni particolari per garantire il benessere suo e dei suoi cuccioli. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in questo periodo, supportando la madre nello sforzo fisico e metabolico richiesto per produrre latte. Ecco come affrontare al meglio questa fase.

Alimentazione della gatta in allattamento: i bisogni nutrizionali

Durante l’allattamento, il fabbisogno nutrizionale della gatta aumenta significativamente. Il suo corpo deve produrre latte in quantità sufficiente e recuperare energie dopo il parto.

  • Acqua: il latte è composto in gran parte di acqua, ed è fondamentale che la gatta sia sempre ben idratata. Assicurati che abbia accesso costante ad acqua fresca e pulita. Questo aspetto è cruciale, specialmente se mangia alimenti secchi, come le crocchette.
  • Proteine e grassi: la dieta della gatta deve essere ricca di proteine animali di alta qualità, come carne, pesce e uova, oltre che di grassi, che forniscono l’energia necessaria per l’allattamento.
  • Carboidrati: seppur non fondamentali nella dieta di un carnivoro come il gatto, piccole quantità di carboidrati possono essere utili per fornire energia supplementare, ma devono essere limitati e scelti con cura.

Cibo secco o alimentazione fresca?

Molti esperti consigliano di utilizzare alimenti secchi per gattini (kitten) durante l’allattamento. Questi cibi hanno un profilo nutrizionale adatto alle esigenze della gatta, includendo una maggiore densità proteica, una quota extra di calcio e nutrienti essenziali come la taurina.

Un’altra opzione è l’alimentazione fresca, che può essere altrettanto valida se ben pianificata. In questo caso, la dieta della gatta dovrà essere ricca di proteine e grassi, con un basso contenuto di carboidrati. Tuttavia, è indispensabile il supporto di un medico veterinario esperto in nutrizione per evitare carenze o squilibri.

Quanto e quante volte deve mangiare?

Alimentazione della gatta in allattamento: guida pratica per un periodo cruciale

Durante l’allattamento, il fabbisogno calorico della gatta aumenta notevolmente. Se già durante la gravidanza il suo consumo di cibo cresce del 25-50%, dopo il parto può arrivare a mangiare 2-3 volte la sua razione giornaliera normale.

Il metodo migliore per gestire queste esigenze è spesso quello di lasciare il cibo a disposizione della gatta, alimentandola ad libitum (a volontà). In questo modo, potrà gestire autonomamente i suoi pasti, solitamente in forma di tanti piccoli spuntini distribuiti durante la giornata.

Se la gatta segue un’alimentazione fresca, sarà necessario dividere la razione giornaliera in più pasti per assecondare il suo comportamento naturale e facilitare la digestione.

Alimentazione della gatta in allattamento e Integrazioni: cosa aggiungere e cosa evitare

Le integrazioni nutrizionali possono essere utili, ma solo se necessarie e ben bilanciate.

  • Da evitare: il calcio
    Non è consigliabile somministrare calcio aggiuntivo se la dieta della gatta è già bilanciata. Eccezion fatta se l’integrazione di calcio viene suggerita dal medico veterinario per una precisa patologia.
  • Da inserire: gli Omega-3
    Gli acidi grassi Omega-3, come DHA ed EPA, sono particolarmente utili per il benessere della gatta e lo sviluppo dei cuccioli.
  • Antiossidanti
    Vitamina C o vitamina E possono essere aggiunti in piccole dosi per contrastare i radicali liberi prodotti durante l’allattamento. Attenzione però a non esagerare, per evitare effetti collaterali come vomito o diarrea.
  • Fibre
    Se la gatta mostra difficoltà nel defecare, si possono aggiungere piccole quantità di fibre, come carote bollite e frullate o fibre solubili commerciali.

Cosa fare se la gatta non mangia

È normale che una gatta mostri disappetenza nei giorni immediatamente prima e dopo il parto. Questo può essere dovuto sia allo stress che al desiderio di rimanere vicino ai cuccioli.

Se però la gatta continua a mangiare poco o nulla oltre i primi due giorni dopo il parto, è il caso di preoccuparsi. Una gatta in allattamento deve assumere grandi quantità di cibo per far fronte alle esigenze dei cuccioli. In caso questo caso, contattate immediatamente il veterinario.

Conclusioni

L’alimentazione della gatta in allattamento è un aspetto essenziale per garantire il benessere di tutta la cucciolata. Scegli cibi nutrienti e di alta qualità, monitora il suo stato di salute e assicurati che abbia accesso costante a cibo e acqua.

Una gatta ben nutrita sarà in grado di affrontare al meglio questa fase impegnativa e di prendersi cura dei suoi piccoli nel modo migliore possibile. In caso di dubbi o difficoltà, rivolgiti sempre a un veterinario esperto in nutrizione per ricevere consigli specifici e personalizzati.

Articolo della dott.ssa Maria Mayer, DVM

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