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Il gatto può mangiare la frutta? Guida completa per i proprietari

giovedì, 28 Agosto 2025 by Gruppo Nutravet
gatto può mangiare la frutta

Chi vive con un gatto sa bene che l’alimentazione è un tema delicato. Il gatto è un carnivoro stretto, quindi la sua dieta è naturalmente basata su carne e prodotti di origine animale. Tuttavia, alcuni gatti, magari incuriositi da quello che vedono nel piatto del proprietario, mostrano interesse anche per frutta e verdura. Ma quale frutta può mangiare un gatto? E in quali quantità?

Vediamo insieme i frutti sicuri, i benefici, quelli da evitare e come comportarsi in caso di ingestione di alimenti pericolosi.

Il gatto e la frutta: sì, ma con moderazione

Anche se la frutta non è un alimento necessario nella dieta del gatto, alcuni tipi possono essere consumati in piccole quantità senza problemi, purché il gatto li gradisca. Non tutti i gatti, infatti, mostrano interesse: alcuni si avvicinano curiosi, altri li ignorano del tutto.

La chiave è scegliere frutta sicura e offrirla nelle giuste dosi, evitando gli alimenti che possono essere tossici o difficili da digerire.

Frutti sicuri per il gatto e relativi benefici

Ecco alcuni esempi di frutta che il gatto può assaggiare:

  • Mela → Ricca di antiossidanti e pectine, utili come prebiotici per l’intestino. Quantità consigliata: un pezzetto grande quanto un’unghia di mignolo, 2-3 volte a settimana, senza semi e torsolo.
  • Pera → Fonte di lignina, una fibra che può aiutare in caso di stitichezza. Attenzione però agli zuccheri, soprattutto se il gatto è in sovrappeso.
  • Banana → Ottima fonte di potassio, indicata se il gatto ha perso liquidi a causa di vomito. È calorica, quindi massimo una piccola fetta una volta a settimana.
  • Frutta estiva (melone, anguria, pesche, albicocche, susine) → Idratante e ricca di antiossidanti. Va data sporadicamente per il contenuto di zuccheri, soprattutto ai gatti che amano esagerare.

Frutta da evitare assolutamente

Alcuni frutti sono tossici per il gatto e non devono essere somministrati in nessuna circostanza:

  • Avocado → La buccia e le foglie contengono persina, tossica per i gatti.
  • Uva → Può causare insufficienza renale acuta in alcuni soggetti, indipendentemente dalla quantità ingerita.

Cosa fare in caso di intossicazione

Se il gatto ingerisce alimenti pericolosi, bisogna rivolgersi subito al veterinario.

Portare rapidamente il gatto dal medico permette di valutare la gravità della situazione e intervenire prima che i danni diventino seri.

Conclusioni

Il gatto può mangiare la frutta, ma solo alcune varietà e in quantità ridotte. Non si tratta di un alimento indispensabile, ma se il gatto la gradisce, può essere un piccolo extra nutriente e idratante. È fondamentale sapere quali frutti sono sicuri e quali invece sono pericolosi per evitare rischi.

Quando si tratta di alimentazione, vale sempre la regola della prudenza: in caso di dubbio, meglio chiedere consiglio al veterinario prima di introdurre un nuovo alimento.

Articolo della Dr.ssa Maria Mayer, DVM

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Il cane può mangiare l’anguria?

giovedì, 21 Agosto 2025 by Gruppo Nutravet
cane può mangiare l’anguria

Quando arriva l’estate e le tavole si riempiono di frutta fresca e colorata, è naturale chiedersi se anche il cane possa gustare un pezzetto di anguria. Questo frutto dolce e dissetante, simbolo delle giornate calde, sembra perfetto per rinfrescarsi… ma fa davvero bene al cane? In questo articolo vediamo insieme benefici, possibili controindicazioni e consigli pratici per offrirla in sicurezza.

Valori nutrizionali dell’anguria

L’anguria (Citrullus lanatus) è originaria dell’Africa, ma ormai è comune in tutta Italia. È composta per circa il 93% da acqua e contiene pochissime calorie: solo 16 kcal per 100 grammi di polpa, meno della metà rispetto al melone. È quindi un frutto leggero, rinfrescante e idratante, ideale per le giornate calde.

Oltre all’acqua, apporta zuccheri naturali (circa 3,7 g ogni 100 g), una piccola quota di proteine e fibra, vitamine come vitamina C, vitamina A e alcune del gruppo B (soprattutto la B6), e minerali come potassio, magnesio e fosforo. Questi elementi contribuiscono al benessere generale e al corretto funzionamento dell’organismo.

I benefici dell’anguria per il cane

cane può mangiare l’anguria

Grazie alla sua composizione, l’anguria ha proprietà idratanti e diuretiche. In estate può aiutare a reintegrare liquidi e sali minerali, soprattutto il potassio, che il cane può perdere in caso di episodi di vomito o diarrea.

Le vitamine C e A, insieme ad altri antiossidanti presenti nella polpa, hanno un ruolo nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo, contribuendo alla prevenzione di alcune malattie degenerative.

Infine, essendo ipocalorica, può essere un’ottima opzione come piccolo premio, anche per cani che devono controllare il peso, purché venga somministrata con moderazione.

Quando evitare di dare anguria al cane

Anche se in molti casi l’anguria è sicura, esistono situazioni in cui è meglio evitarla:

  • Problemi intestinali cronici → gli zuccheri dell’anguria possono fermentare e peggiorare diarrea o coliche.
  • Diabete → l’apporto di zuccheri semplici può alterare i livelli di glicemia.
  • Diete chetogeniche o simil-chetogeniche → in alcuni protocolli nutrizionali per patologie specifiche (come epilessia o problemi comportamentali), gli zuccheri semplici sono da escludere del tutto.

In caso di patologie o dubbi, è sempre meglio chiedere consiglio al veterinario prima di introdurre questo frutto nella dieta del cane.

Come dare l’anguria al cane in sicurezza

Se il tuo cane è sano e non ha controindicazioni, puoi offrirgli l’anguria seguendo alcune regole:

  • Solo polpa rossa: elimina semi e buccia, che potrebbero causare disturbi o occlusioni.
  • Evita la parte bianca vicino alla buccia: è più difficile da digerire.
  • Piccole quantità: per un cane di taglia piccola (circa 5 kg) bastano 2-3 pezzetti grandi come una noce alla settimana; per cani di taglia media o grande, fino a 7-10 pezzetti, distribuiti in più giorni.
  • Formati divertenti: puoi servirla fresca a cubetti o preparare gelati casalinghi frullando la polpa e congelandola in stampini, ideali per cani che amano i cibi freddi.

Conclusioni

Il cane può mangiare l’anguria, ma con le dovute attenzioni. È un frutto leggero, ricco d’acqua e vitamine, che può diventare un premio gustoso e rinfrescante nelle giornate calde. L’importante è rispettare le quantità, togliere semi e buccia, e valutare sempre eventuali condizioni di salute che potrebbero sconsigliarne l’uso.

Condividere un pezzetto di anguria con il proprio cane può essere un momento piacevole e divertente… ma sempre ricordando che la sua salute viene prima di tutto.

Articolo della Dr.ssa Maria Mayer, DVM

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Se il cane mangia la cipolla: cosa sapere e cosa fare

giovedì, 14 Agosto 2025 by Gruppo Nutravet
Se il cane mangia la cipolla

Tra le varie intossicazioni alimentari che possono colpire il cane, quella da cipolla è tra le più comuni e spesso sottovalutate. Mentre molti proprietari si preoccupano del sale (che, nelle dosi abituali, non è un problema reale), pochi pensano alla cipolla, che invece è realmente pericolosa.

In questo articolo vediamo perché la cipolla è tossica, quali sono i sintomi, la dose pericolosa, e soprattutto cosa fare per prevenire e intervenire in caso di ingestione.

Perché la cipolla è tossica per il cane

Non solo la cipolla, ma tutte le piante appartenenti alla famiglia Allium (come aglio, scalogno, porro, erba cipollina) sono tossiche per cane e gatto.

La causa è la presenza di composti solforati, in particolare il tiosolfato, che ha un’azione ossidante. Dopo l’ingestione, queste sostanze danneggiano i globuli rossi provocando una grave anemia emolitica.

👉 La tossicità è maggiore con la cipolla cruda, ma anche la cipolla cotta può essere pericolosa, anche in quantità non elevate.

Sintomi di avvelenamento da cipolla

Se il cane mangia la cipolla

I sintomi non compaiono subito. Il danno ai globuli rossi inizia circa 24 ore dopo l’ingestione, ma il picco si manifesta dopo diversi giorni. Per questo a volte è difficile collegare i sintomi a ciò che il cane ha mangiato.

Tra 3 e 4 giorni dopo l’ingestione, possono comparire:

  • Depressione e letargia
  • Inappetenza (anoressia)
  • Tachipnea (respirazione accelerata, per difficoltà di ossigenazione)
  • Tachicardia (battito accelerato)
  • Debolezza intensa
  • Vomito e diarrea (non sempre)
  • Ittero (mucose e sclere giallastre)
  • Urine scure (color “Coca-Cola”, per emoglobinuria)
  • In alcuni casi, odore di cipolla nell’alito o nelle urine

Se non trattata, l’anemia può causare danno renale grave, collasso e morte.

Quanta cipolla è tossica?

La sensibilità varia da cane a cane, ma indicativamente la dose tossica è circa 0,5% del peso corporeo.

Esempio: per un cane di 20 kg, 100 g di cipolla possono essere molto pericolosi.

Ma attenzione:

  • Le cipolle crude sono più tossiche di quelle cotte
  • La sensibilità individuale cambia (un cane anziano è più a rischio)
  • Meglio non rischiare: qualsiasi ingestione sospetta va segnalata al veterinario

Cosa fare se il cane ha mangiato cipolla

Se scopri che il cane ha ingerito cipolla (o aglio, o altri Allium):

  1. Rivolgiti subito al veterinario
  2. Se l’ingestione è recente, può essere effettuata una lavanda gastrica
  3. Se è passato più tempo, il veterinario valuterà:
    • Analisi del sangue (per valutare l’anemia e i segni di emolisi)
    • Terapia di supporto (fluidi EV per proteggere i reni)
    • Antiossidanti (vitamine C ed E)
    • Trasfusioni nei casi più gravi

Come prevenire l’intossicazione da cipolla

La prevenzione è semplice: evitare che cane e gatto abbiano accesso ad aglio, cipolla e simili.

Attenzione in particolare a:

  • Minestroni pronti (freschi, surgelati o in busta: spesso contengono cipolla)
  • Omogeneizzati (alcuni contengono cipolla tra gli ingredienti)
  • Avanzi di cucina (salse, soffritti, piatti pronti)
  • Preparati per animali (controllare sempre l’etichetta)

E soprattutto: evitare di somministrare aglio al cane “per prevenire i parassiti”. Anche piccole quantità provocano stress ossidativo inutile.

In sintesi

  • La cipolla è tossica per il cane (e per il gatto)
  • Può causare anemia emolitica grave anche a distanza di giorni
  • Non esiste una “dose sicura” per tutti i cani
  • Qualsiasi ingestione sospetta richiede contatto immediato con il veterinario
  • La prevenzione passa dal non somministrare alimenti contenenti cipolla o aglio

Articolo della Dr.ssa Maria Mayer, DVM

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I cani possono mangiare i fagiolini? Ecco la guida completa

giovedì, 07 Agosto 2025 by Maria Mayer
I cani possono mangiare i fagiolini

Tra le verdure estive più comuni ci sono i fagiolini: buoni, versatili e facili da cucinare. Ma possiamo condividerli anche con il cane? La risposta è sì, con qualche accorgimento.

In questo articolo vediamo benefici, rischi, come cucinarli e in che quantità offrirli al cane.

Fagiolini: verdura o legume?

Anche se fanno parte della famiglia delle Leguminose (come fagioli, piselli, ceci e fave), i fagiolini sono un po’ particolari. A differenza di altri legumi, si mangia l’intero baccello immaturo, non solo i semi interni.

Dal punto di vista nutrizionale, hanno poche proteine e molta acqua, quindi assomigliano più a un ortaggio che a un legume.

Benefici dei fagiolini per il cane

I cani possono mangiare i fagiolini

I fagiolini, dati in quantità adeguate, possono essere un ottimo alimento complementare nella dieta del cane:

  • Ricchi di fibra (circa 3% su 100 g) → aiutano la salute intestinale e hanno funzione prebiotica.
  • Basso contenuto calorico → ideali anche per cani in sovrappeso.
  • Buon contenuto di acqua → hanno effetto rinfrescante e leggermente diuretico.

Ci sono rischi?

In generale, i fagiolini non sono tossici per il cane. Il rischio principale è legato solo alla quantità: se ne diamo troppi, la ricchezza di fibre può causare feci molli, muco o diarrea.

Come dare i fagiolini al cane

Un punto importante: mai dare i fagiolini crudi.
Anche se sono simili a un ortaggio, le fibre del baccello sono coriacee e difficili da digerire crude.

Il modo migliore per offrirli:

  1. Cottura in acqua bollente (come per noi).
  2. Un pizzico di sale in cottura può aiutare a preservare meglio i nutrienti.
  3. Cottura breve per mantenere le proprietà.

Per i cani con digestione più sensibile, si possono frullare dopo la cottura, anche se si perde l’effetto positivo della masticazione.

Evitiamo preparazioni elaborate o condite, a meno che non siano consigliate dal veterinario nutrizionista per un caso specifico.

Quanti fagiolini dare al cane

La quantità dipende dalla taglia e dall’apporto di fibre già presente nella dieta abituale.

Come linea guida:

  • Taglia piccola: circa 10 g al giorno
  • Taglia media: 20-30 g al giorno
  • Taglia grande: fino a 50 g al giorno

Le dosi si intendono pesate a crudo e distribuite nell’arco della giornata.

👉 Se anche con queste quantità le feci diventano molli, sospendere e reintrodurre in quantità più basse dopo alcuni giorni.

In sintesi

  • I fagiolini possono far parte della dieta del cane come integrazione vegetale.
  • Sono leggeri, ricchi di fibra e poveri di calorie.
  • Cottura sempre obbligatoria e quantità moderate per evitare disturbi intestinali.
  • Perfetti come aggiunta alla dieta casalinga o come snack salutare, previa indicazione del veterinario.

Articolo della Dr.ssa Maria Mayer, DVM

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