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Obesità nei cani e gatti: come la dieta funzionale migliora il metabolismo e l’infiammazione

giovedì, 11 Settembre 2025 by Gruppo Nutravet
Obesità nei cani e gatti

L’obesità è una delle patologie più diffuse tra i nostri animali da compagnia e rappresenta un fattore di rischio importante per numerose malattie croniche: diabete mellito, problemi articolari, patologie renali e ridotta aspettativa di vita. Spesso sottovalutata, non è solo una questione di “peso in eccesso”: l’obesità è un vero e proprio stato infiammatorio cronico che altera il metabolismo e peggiora la qualità della vita. Una dieta funzionale, fresca e personalizzata, supportata da integrazioni mirate, rappresenta oggi uno strumento chiave per il recupero del peso forma e per la modulazione dell’infiammazione.

L’obesità nel cane e nel gatto: un problema crescente

Negli ultimi anni la percentuale di cani e gatti obesi o in sovrappeso è aumentata in modo significativo. Le cause principali sono:

  • Eccesso calorico: diete troppo ricche di carboidrati e grassi di bassa qualità.
  • Scarso movimento: soprattutto nei gatti indoor e nei cani anziani.
  • Premi e snack fuori controllo: spesso non bilanciati dal punto di vista nutrizionale.
  • Fattori ormonali e genetici: alcune razze (es. Labrador Retriever nei cani, European Shorthair nei gatti) sono più predisposte.

Il sovrappeso, tuttavia, non è solo un problema estetico: è una condizione patologica che accorcia l’aspettativa di vita fino a 2 anni nei cani e compromette gravemente la salute del gatto.

Obesità e infiammazione: il legame metabolico

Il tessuto adiposo non è solo un deposito di grasso: è un organo endocrino attivo che produce molecole chiamate adipochine, molte delle quali hanno azione pro-infiammatoria.

Nei cani e gatti obesi si sviluppa una condizione di infiammazione cronica di basso grado, che porta a:

  • Resistenza insulinica → rischio di diabete mellito, soprattutto nel gatto.
  • Stress ossidativo → danni cellulari e invecchiamento precoce.
  • Alterazioni ormonali → difficoltà a perdere peso e mantenere il dimagrimento.
  • Compromissione immunitaria → maggiore predisposizione a infezioni e patologie croniche.

Per questo l’approccio nutrizionale deve andare oltre il semplice “taglio delle calorie”: bisogna modulare l’infiammazione e supportare il metabolismo.

La dieta funzionale: molto più di una riduzione calorica

Obesità nei cani e gatti

Una dieta funzionale personalizzata non è una “dieta dimagrante generica”, ma un piano alimentare che tiene conto di:

  • Specie e razza
  • Età e livello di attività
  • Patologie concomitanti (artrosi, insufficienza renale, diabete, disturbi intestinali)
  • Stato del microbiota intestinale

Gli obiettivi principali sono:

1. Apporto proteico di alta qualità

Le proteine di origine animale (carne, uova, pesce), caratterizzate da un alto valore biologico, non dovrebbero essere ridotte — salvo specifiche indicazioni mediche. Questo perché sia il cane, carnivoro opportunista, sia il gatto, carnivoro stretto, necessitano di proteine complete che contengono tutti gli amminoacidi essenziali di cui hanno bisogno, come ad esempio arginina, leucina, isoleucina e molti altri, in forme altamente biodisponibili.

Inoltre, le proteine rivestono un ruolo cruciale soprattutto durante le diete ipocaloriche: garantiscono infatti il mantenimento della massa muscolare, evitando che venga utilizzata come fonte energetica, e contribuiscono a sostenere e migliorare il metabolismo basale, favorendo così un dimagrimento sano ed efficace.

2. Riduzione dei carboidrati

I carboidrati non rappresentano nutrienti essenziali né per il cane né, ancor meno, per il gatto. Per questo motivo, nelle diete ipocaloriche è consigliabile ridurne in modo significativo l’apporto, privilegiando invece le proteine. Un eccesso di carboidrati, infatti, può provocare picchi glicemici, e contribuire all’accumulo di tessuto adiposo, ostacolando così il processo di dimagrimento.

3. Grassi “buoni” come carburante

Un ruolo importante nell’alimentazione dei cani e dei gatti in sovrappeso è svolto dai grassi di buona qualità. Tra questi, gli acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, sono noti per la loro capacità di ridurre l’infiammazione cronica, una condizione spesso associata all’obesità e ai disturbi metabolici. Allo stesso tempo, i grassi rappresentano una fonte di energia preziosa. In questo modo contribuiscono a mantenere un miglior equilibrio metabolico, favorendo la perdita di peso senza compromettere la vitalità dell’animale.

4. Fibre funzionali e microbiota

Le fibre come l’inulina, cuticola di psillio e i FOS, hanno la capacità di nutrire i batteri benefici dell’intestino, contribuendo a mantenere in equilibrio il microbiota. Inoltre la cuticola di psillio combina un’azione regolatrice del transito intestinale con una fermentazione moderata, capace di generare metaboliti utili (acidi grassi a catena corta SCFA) per la salute del colon e per il benessere generale. Un intestino sano non è importante solo per la digestione, ma incide anche sul metabolismo: un microbiota equilibrato può infatti sostenere la perdita di peso e contribuire a ridurre i processi di infiammazione cronica spesso associati all’obesità.

Il ruolo delle integrazioni nutrizionali

Oltre a una dieta fresca e bilanciata, è possibile ricorrere a integratori funzionali che supportano il percorso di dimagrimento. La scelta di questi integratori non dipende solo dall’obiettivo di ridurre il peso, ma tiene conto anche delle patologie spesso associate all’obesità nei pazienti. Tra tutti, alcuni risultano essenziali e svolgono un ruolo prezioso nel mantenimento della salute durante il percorso di perdita di peso:

  • Gli acidi grassi omega-3 provenienti dall’olio di pesce, come EPA e DHA, sono noti per la loro azione antinfiammatoria: riducendo l’infiammazione sistemica, che spesso accompagna l’eccesso di peso, contribuiscono a migliorare la salute metabolica e cardiovascolare dell’animale. 
  • Vitamina E e altri antiossidanti naturali aiutano a contrastare lo stress ossidativo, un processo che tende a intensificarsi negli animali obesi e che può danneggiare cellule e tessuti, rallentando i meccanismi di recupero.

Obesità e patologie correlate

Gestire l’obesità con una dieta funzionale significa prevenire o migliorare molte condizioni croniche:

  • Diabete mellito: più frequente nei gatti obesi.
  • Artrosi: il peso e l’infiammazione peggiorano il dolore articolare.
  • Malattie renali: l’infiammazione cronica accelera la progressione del danno renale.
  • Disturbi cutanei: cute seborroica, perdita di pelo, dermatiti ricorrenti.

Un approccio personalizzato: il valore del monitoraggio

La gestione dell’obesità non si esaurisce con una dieta standardizzata. Serve un percorso nutrizionale su misura, monitorato nel tempo con controlli del peso, della composizione corporea e degli esami clinici.

Ogni cane o gatto obeso è un paziente unico, con esigenze specifiche che devono essere valutate dal veterinario nutrizionista.

Conclusioni

L’obesità nei cani e gatti non è solo un eccesso di peso, ma una vera e propria malattia metabolica e infiammatoria. Una dieta funzionale e personalizzata, supportata da integrazioni mirate e da un corretto stile di vita, rappresenta lo strumento più efficace per ristabilire l’equilibrio metabolico, ridurre l’infiammazione e migliorare la qualità della vita dei nostri animali.

Articolo della Dr.ssa Francesca Parisi, DVM

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