Cani e cavolo: si può fare? Tutta la verità su questo ortaggio “discusso”
Quando arriva l’autunno e iniziano a comparire i primi cavolfiori al mercato, una delle domande più comuni che ricevo è: “Posso dare il cavolo al mio cane?”
La risposta, come spesso accade in nutrizione, non è un semplice sì o no. Il cavolo non è tossico per il cane, ma deve essere offerto nel modo giusto e con qualche accortezza per evitare effetti indesiderati.
Cavolo, cavolfiore, broccoli: cosa contengono davvero
Il cavolo (o cavolfiore) è in realtà il fiore commestibile della pianta Brassica oleracea, appartenente alla grande famiglia delle Crucifere. È un ortaggio ricchissimo di vitamina C, carotenoidi (provitamina A), clorofilla e sali minerali — in particolare potassio, utile per la funzione muscolare e cardiaca.
A questi si aggiungono gli antiossidanti, molecole preziose che contrastano l’invecchiamento cellulare e supportano il sistema immunitario.
Il suo elevato contenuto di fibre favorisce inoltre il transito intestinale, regolarizza la flora batterica e aumenta il senso di sazietà. In nutrizione umana, il cavolo viene persino considerato una delle verdure con il più alto potenziale di protezione contro il cancro.
E sì, anche il cane può trarne beneficio.
I pro e i contro del cavolo nella dieta del cane

Insomma, sembra l’alimento perfetto. E in parte lo è, ma come sempre c’è un “però”.
Il primo aspetto da considerare è la cottura: se vogliamo sfruttare al massimo le proprietà antiossidanti, il cavolo andrebbe consumato crudo. Il calore infatti distrugge gran parte delle molecole benefiche. Tuttavia, dare verdure crude al cane non è sempre una buona idea, perché possono risultare difficili da digerire.
C’è poi un secondo problema: il sulforafano, un composto naturale della famiglia degli isotiocianati. Questa sostanza è ciò che rende il cavolo così interessante dal punto di vista antinfiammatorio e antitumorale, ma è anche la responsabile del suo tipico odore di zolfo e, soprattutto, della fermentazione intestinale.
In pratica: troppa verdura della famiglia dei cavoli = più gas. E no, non sempre è apprezzato in casa!
Il cavolo contiene anche oligosaccaridi, zuccheri complessi che fermentano facilmente nell’intestino, causando gonfiore e flatulenza.
Come cucinare il cavolo per il cane
Se decidiamo di inserire il cavolo nella dieta del nostro cane, è importante prepararlo nel modo giusto.
Gli studi mostrano che la cottura al vapore per pochi minuti (massimo 5) è la più efficace: consente di ridurre le sostanze che fermentano, mantenendo però attivo il sulforafano e una buona quota di antiossidanti.
Un altro passaggio fondamentale è frullarlo o ridurlo in purea. In questo modo si rompe la fibra vegetale, rendendo i nutrienti più accessibili e facilitando la digestione.
Il mix ideale per evitare gonfiore
Per bilanciare il tutto, meglio non offrire il cavolo da solo.
L’ideale è creare un mix di verdure che unisca le sue proprietà a quelle di altri ortaggi “carminativi”, cioè che aiutano a ridurre i gas intestinali.
Un esempio perfetto:
- 50% cavolo o cavolfiore
- 30% finocchio (ottimo per sgonfiare e migliorare la digestione)
- 20% carote (che donano dolcezza e migliorano l’appetibilità)
Cuoci tutto a vapore per 5 minuti, aggiungi poca acqua tiepida e frulla fino a ottenere una vellutata liscia.
Puoi servirla come piccolo contorno all’interno di una dieta casalinga bilanciata o come integrazione saltuaria in un’alimentazione commerciale.
Cosa fare se il cane ha problemi dopo aver mangiato cavolo
Nonostante le accortezze, può capitare che il cane sviluppi un po’ di gonfiore o flatulenza.
In questo caso, è meglio sospendere il cavolo e orientarsi verso altre verdure più digeribili, come zucchine, finocchi o carote cotte.
Ogni cane ha una sua tolleranza individuale e la quantità ideale dipende anche dalla taglia, dal metabolismo e dal tipo di dieta che segue.
Ricorda: anche se è un alimento sano, il cavolo deve restare un complemento, non la base dell’alimentazione.
In sintesi
- Il cavolo non è tossico per il cane, ma va dato con moderazione.
- Meglio cotto a vapore per pochi minuti e frullato, per migliorare la digeribilità.
- Evita di offrirlo crudo o in grandi quantità per non causare gonfiore.
- Può essere un’ottima fonte di antiossidanti, fibre e vitamine, soprattutto se inserito in un mix bilanciato con altre verdure.
Il cavolo, insomma, può entrare nella ciotola del cane, ma sempre con buon senso e consapevolezza.
Come spesso accade con gli alimenti “umanamente sani”, anche qui vale la regola d’oro: la dose e la preparazione fanno la differenza.
Articolo della Dr.ssa Maria Mayer, DVM
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