Discinesia Parossistica nel Cane: cosa c’entra l’alimentazione?
La discinesia parossistica è una condizione rara ma sempre più conosciuta in veterinaria. Si manifesta con episodi improvvisi di movimenti strani e involontari: il cane può irrigidirsi, tremare, perdere coordinazione o sembrare “bloccato”. Molti proprietari li confondono con crisi epilettiche, ma in realtà c’è una differenza importante: il cane non perde mai conoscenza durante l’episodio e resta vigile, anche se spaventato.
Negli ultimi anni, diversi studi hanno messo in evidenza un legame tra questa patologia e l’alimentazione, in particolare con il glutine, la proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale.
Come si riconosce la discinesia parossistica

Gli episodi possono durare da pochi secondi a diversi minuti e compaiono senza preavviso. In alcuni cani si verificano a riposo, in altri dopo esercizio fisico o forte eccitazione. Alcune razze sembrano più predisposte, come Border Terrier, Labrador Retriever, Jack Russell e Cocker Spaniel, ma la patologia può comparire anche in altri cani.
Proprio perché i sintomi ricordano le convulsioni, la diagnosi non è semplice. Spesso il veterinario consiglia esami neurologici, analisi del sangue, risonanza magnetica o TAC per escludere altre patologie. Un consiglio utile per i proprietari è filmare gli episodi: il video può aiutare tantissimo il veterinario a riconoscere il problema.
Il ruolo dell’alimentazione e del glutine
Alcuni cani con discinesia parossistica hanno una sensibilità particolare al glutine. È stato dimostrato che il loro sistema immunitario reagisce in modo anomalo a questa proteina, provocando infiammazione che può coinvolgere anche il sistema nervoso.
In diversi studi, i cani risultati positivi ai test per la sensibilità al glutine hanno mostrato un netto miglioramento dopo l’introduzione di una dieta priva di glutine. In molti casi gli episodi sono diminuiti fino a scomparire del tutto entro 3–6 mesi.
La gestione: un lavoro di squadra
La discinesia parossistica non sempre risponde ai farmaci, ma spesso la dieta fa una grande differenza. Per questo motivo, se il veterinario sospetta una forma legata al glutine, può consigliare di provare un’alimentazione specifica.
È però molto importante non improvvisare: serve il supporto di due figure fondamentali:
- un neurologo veterinario, per confermare la diagnosi ed escludere altre malattie,
- un veterinario esperto in nutrizione, per studiare una dieta bilanciata, senza glutine e adatta alle esigenze del singolo cane.
Oltre a eliminare il glutine, in alcuni casi può essere utile arricchire la dieta con nutrienti che supportano il sistema nervoso, come omega-3, vitamina E e vitamine del gruppo B.
In conclusione
La discinesia parossistica è una patologia complessa ma gestibile. Capire che non si tratta di epilessia è il primo passo, e sapere che l’alimentazione può giocare un ruolo fondamentale è una grande opportunità per migliorare la qualità di vita del cane.
Se noti episodi sospetti nel tuo amico a quattro zampe, rivolgiti sempre a un veterinario: solo con una diagnosi accurata e il supporto di specialisti in neurologia e nutrizione sarà possibile trovare la strada giusta per il benessere del tuo cane.
Articolo della Dr.ssa Laura Mancinelli, DVM
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