Obesità nel cane e nel gatto
Come per l’uomo, anche per cane e gatto l’obesità è la patologia del secolo.
L’obesità nel cane e nel gatto è una patologia in sè e può causare molte altre patologie.
Vediamo come valutarla, che malattie può causare al nostro cane e gatto e soprattutto come sconfiggerla.
Obesità nel cane e nel gatto
L’obesità è definita come un “eccesso di grasso corporeo tale da causare effetti avversi sulla salute”.
Va quindi considerata a tutti gli effetti una patologia e purtroppo colpisce gran parte dei nostri cani e gatti.
In alcune zone del mondo arriverebbe a interessare il 60% dei nostri animali domestici.
Vediamo insieme come riconoscere, comprendere, prevenire e trattare obesità e sovrappeso.
Come si valuta l’obesità?
Come capire se il proprio cane o gatto è in sovrappeso/obeso?
Sicuramente l’aiuto del proprio veterinario è fondamentale.
Esiste infatti un punteggio chiamato BCS (Body condition score) attraverso il quale è possibile stimare l’eccesso di peso del nostro animale domestico.
Attraverso una valutazione visiva e tramite la palpazione di alcuni distretti specifici il veterinario può attribuire un valore di BCS al suo paziente che va da 1 a 9.
Basandovi sulla tabella seguente potete farvi un’idea del punteggio in cui potrebbe rientrare il vostro animale e, di conseguenza, qual è l’eccesso di peso che dovrebbe perdere.

Available at the WSAVA Global Nutrition Committee Nutritional Toolkit
Conseguenze dell’obesità
Molte persone purtroppo scambiano un animale “paffutello” per un animale in salute e coccolato.
Ma siamo veramente sicuri di fare il bene del nostro cane/gatto andando oltre un punteggio 5 di BCS?
Vediamo quali possono essere i principali effetti collaterali:
- Malattie ortopediche con conseguente zoppia, dolore e intolleranza all’esercizio fisico (artrosi, rottura del legamento crociato, fratture, ecc)
- Diabete, resistenza all’insulina, dislipidemia, lipidosi epatica
- Pancreatite
- Problemi respiratori (soprattutto nelle cosiddette razze “brachicefale come Bulldog, carlini, Boston terrier, ecc)
- Ipertensione
- Malattie dermatologiche, gastrointesinali e delle vie urinarie
- Alcuni tipi di neoplasia
- Aumento del rischio anestesiologico
Fattori predisponenti
Analizziamo ora i principali fattori predisponenti, iniziando da quelli legati al paziente: razza (Labrador e Beagle ad esempio tendono ad essere fortemente predisposti al sovvrappeso), sterilizzazione/castrazione, alcune patologie (ad esempio l’ipotiroidismo), animali molto voraci e microbiota intestinale alterato.
Inoltre ci sono tutta una serie di “cattive abitudini” che possiamo modificare per aiutare il nostro animale a mantenere il peso-forma. Innanzitutto la sedentarietà: per un cane sarà importantissimo uscire in passeggiata anche più volte al giorno mentre per un gatto indoor è fondamentale creare un ambiente casalingo ricco di stimoli.
Veniamo ora alla buona abitudini “a tavola”: non riempire la ciotola ogni volta che la si vede vuota (o addirittura mezza vuota!), fare attenzione al cibo dato dalla tavola ed evitare di far leccare i piatti al cane (anche quello “conta” nelle calorie giornaliere), non eccedere con snack e premietti.
Purtroppo gran parte degli snack per cani e gatti che si trovano in commercio sono molto calorici e spesso anche poco salutari. Molto meglio della carne essiccata, dei pesciolini (ad esempio spratti) essiccati, yogurt intero bianco o le classiche gallette di riso o mais. Per quanto meno calorici, anche questi andranno dosati con moderazione soprattutto in un paziente che deve perdere peso.
Come funziona una dieta ipocalorica
E quando il danno “è fatto”? Come fare a far dimagrire il nostro animale? Sicuramente rivolgendovi al vostro veterinario che imposterà un programma di perdita di peso “ad hoc” per voi.
In linea generale se il vostro animale sta mangiando un alimento secco o umido commerciale è probabile che vi verrà consigliato il passaggio ad un alimento light, sterilised, obesity, moderate calorie, indoor. Tutte queste diciture indicano solitamente alimenti formulati con meno grassi e più fibra, mantenendo però un tenore proteico adeguato nonostante la diminuzione delle kcal.
In un paziente che deve dimagrire dovrete seguire una grammatura specifica, da somministrare in più pasti al giorno e la bilancia da cucina è fondamentale. Alcuni studi infatti hanno dimostrato che bicchieri, tazze o comunque dosatori “fai da te” determinano un inaccuratezza che va dal 18 all’80%. Questo vuol dire che se il vostro cane deve mangiare 100 grammi di crocchette, anche se apponete accuratamente un segno sul bicchiere che usate per dosarle potreste arrivare a darne fino a 180 grammi, insomma quasi il doppio!
Pesate sempre il cibo che date al vostro animale, soprattutto se si tratta di crocchette che, contenendo solo il 7-8% di acqua, sono molto concentrate.

Obesità nel cane e nel gatto, la dieta casalinga
Per questo motivo spesso la razione “dietetica”, per quanto corretta dal punto di vista calorico, può visivamente apparire piuttosto scarsa. Un’alternativa più voluminosa e appagante è rappresentata o dall’umidità o, ancora meglio, da una dieta casalinga fresca che offre una più ampia possibilità di variare in base alle esigenze del paziente.
Se invece il vostro cane o gatto segue già un’alimentazione casalinga questa andrà bilanciata dal medico veterinario nutrizionista in base al peso da raggiungere. Non si tratta solo di “tagliare le calorie” ma è fondamentale dosare correttamente macro e micronutrienti in modo che il vostro animale non rischi di incorrere in carenze. La sazietà è un altro fattore importante: per quanto a dieta il cane/gatto dovrà sentirsi sufficientemente sazio affinchè la dieta non diventi una fonte di stress.
La perdita di peso andrà monitorata attraverso controlli seriali in cui il veterinario valuterà peso e BCS raggiunti così da apportare modifiche al piano nutrizionale quando necessario. Infine una volta raggiunto il “peso forma” che era stato stabilito la razione del vostro cane/gatto andrà nuovamente modificata per impostare un regime di mantenimento che gli permetterà di conservare il peso raggiunto.
Articolo di Denise Pinotti, DMV
- Pubblicato il Denise Pinotti