Dieta fresca in un gatto, un’accoppiata vincente
La nutrizione è una componente fondamentale del benessere dei nostri amici felini. Mentre le diete commerciali per gatti sono comode e formulate per soddisfare le esigenze nutrizionali di base, sempre più famiglie stanno esplorando le opzioni delle diete fresche per offrire un’alimentazione più naturale, sana e varia. Vediamo insieme le basi per una dieta fresca nel gatto.
Perché scegliere una dieta fresca?
Le diete fresche offrono numerosi vantaggi:
- Qualità degli ingredienti: gli alimenti freschi spesso contengono ingredienti di qualità superiore rispetto alle crocchette o al cibo umido commerciale, e potremo vedere con i nostri occhi quello che mettiamo in ciotola.
- Varietà e gusto: i gatti, notoriamente esigenti, possono apprezzare la varietà e il gusto migliore delle diete fresche.
- Nutrienti vitali: gli alimenti freschi possono preservare meglio vitamine e minerali, importanti per la salute del gatto.
Considerazioni preliminari
Prima di modificare la dieta del tuo gatto, è fondamentale consultare un Veterinario Nutrizionista. Ogni gatto ha bisogni nutrizionali unici, e un cambiamento improvviso può causare problemi digestivi o carenze nutrizionali. Un Veterinario Nutrizionista può aiutarti a formulare una dieta bilanciata specifica per il tuo gatto.
Passaggi per introdurre la dieta fresca in un gatto
1. Iniziare gradualmente:
- Transizione lenta: introduci la dieta fresca lentamente, mischiandola con il cibo abituale del gatto. Inizia con piccole quantità di cibo fresco, aumentando gradualmente la proporzione nel corso di una o due settimane. I gatti possono aver bisogno di molto tempo per accettare le novità, sii paziente e fai varie prove (cotture, tipologia di ciotola, piccoli assaggi, e così via).
- Monitoraggio: osserva il comportamento e le condizioni fisiche del tuo gatto durante la transizione. Se noti sintomi di disagio gastrointestinale come vomito o diarrea, rallenta il ritmo di introduzione e parlane con il tuo Veterinario Nutrizionista.
2. Bilanciare i nutrienti:
- Proteine: la carne cruda o cotta è la base della dieta fresca. Il pollo, il manzo, il tacchino e il pesce sono ottime fonti di proteine ad alto valore biologico.
- Taurina: essenziale per i gatti, la taurina si trova principalmente nelle frattaglie come il cuore, ma può essere integrata qualora carente nelle componenti della dieta.
- l grassi: fondamentali per un carnivoro stretto, possono essere anche un ottimo alleato per aumentare l’appetibilità della dieta. Importantissima è anche l’integrazione di acidi grassi Omega-3.
- Fibre: una piccola parte di verdure o di prebiotici aiuta il benessere intestinale ed è fondamentale per un corretto transito gastroenterico.
- Vitamine e minerali: da aggiungere per completare e bilanciare la dieta laddove necessario e nelle giuste quantità per il fabbisogno del singolo individuo, sempre sotto stretto controllo del tuo Veterinario Nutrizionista.
3. Evitare alimenti pericolosi:
- Tossicità: alcuni alimenti sono tossici per i gatti, come cipolle, aglio, cioccolato, uva e uvetta. Evita questi ingredienti nella dieta del tuo gatto o anche solo come extra, e in caso di dubbi parlane con il tuo Veterinario Nutrizionista.
- Ossa cotte: le ossa cotte sono molto pericolose, poiché possono scheggiarsi e causare lesioni interne. Se desideri offrire ossa, assicurati che siano crude e ricoperte da polpa, sempre che si stia parlando di una dieta BARF e facendoti affiancare dal tuo Veterinario Nutrizionista per l’inserimento.
4. Preparazione e conservazione:
- Igiene: mantieni una rigorosa igiene nella preparazione degli alimenti freschi per evitare contaminazioni batteriche. Lava bene le mani, le superfici e gli utensili da cucina.
- Porzioni e conservazione: prepara porzioni giornaliere e congela quelle non utilizzate per preservare la freschezza e prevenire lo spreco. Scongela le porzioni in frigorifero e mai a temperatura ambiente.
Vantaggi della dieta fresca
Dopo aver introdotto con successo una dieta fresca, molte famiglie notano miglioramenti nella salute e nel comportamento del loro gatto, tra cui:
- Pelo più lucido: i nutrienti di alta qualità contribuiscono a un pelo più sano e lucido.
- Maggiore energia: una dieta ricca di proteine e nutrienti di prima qualità può migliorare il livello di energia e la vitalità del gatto.
- Peso corporeo ottimale: le diete fresche, se ben bilanciate, aiutano a mantenere un peso corporeo sano.
Conclusioni
Inserire una dieta fresca nella routine alimentare del gatto può richiedere tempo e attenzione, ma i benefici per la salute del tuo amico felino possono essere significativi. Collaborando strettamente con un Veterinario Nutrizionista, puoi garantire che il cambiamento sia sicuro e nutrizionalmente adeguato. La chiave è la gradualità, l’osservazione attenta e la preparazione accurata degli alimenti.
Sperimentare con la dieta fresca può essere un viaggio gratificante che migliora non solo la qualità della vita del tuo gatto, ma anche il legame tra te e il tuo amico a quattro zampe.
Articolo della Dr.ssa Camilla Marchetti, DVM
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Snack freschi e gelati per cani in estate
L’estate porta con sé giornate calde e soleggiate, perfette per trascorrere più tempo all’aperto con i nostri amici a quattro zampe. Tuttavia, il caldo può rappresentare una sfida per i cani, soprattutto in termini di idratazione e mantenimento di una temperatura corporea adeguata. Un modo delizioso e nutriente per aiutare i nostri animali domestici a restare freschi e idratati è offrire loro snack freschi e gelati per cani. In questo articolo esploreremo alcune idee salutari e sicure per preparare gustosi snack estivi per cani!
Perché è importante scegliere snack freschi e nutrienti
I cani, come gli umani se non di più, possono soffrire il caldo. Oltre a garantire una corretta idratazione con abbondante acqua fresca, gli snack freschi possono fornire un sollievo immediato dal calore e contribuire a mantenere l’equilibrio nutrizionale del cane. È fondamentale scegliere ingredienti sicuri e adatti alla loro dieta, evitando alimenti tossici come cioccolato, uva, e dolcificanti artificiali come lo xilitolo.
Alcune idee per snack freschi e nutrienti da preparare facilmente a casa
1. Frutta fresca: alcuni tipi di frutta sono ideali per i cani in estate. Anguria, mela, melone, mirtilli e fragole sono ottimi esempi. Questi frutti sono ricchi di vitamine, antiossidanti e fibre. Ricordati di togliere sempre semi e noccioli e di inserire i nuovi alimenti con moderazione. Attenzione a non eccedere con la frutta molto zuccherina, poiché puó dar luogo a fermentazioni e meteorismo
2. Verdure: carote, cetrioli, finocchi e zucchine possono essere frullati con poca acqua e serviti freschi. Se sono poco gradite basterà aggiungere poco yogurt o kefir per insaporirle. Attenzione anche qui a non eccedere con le dosi!
3. Yogurt o kefir: lo yogurt naturale senza zuccheri aggiunti o il kefir sono una buona fonte di probiotici e proteine. Possono essere serviti da soli o mescolati con frutta o verdura per un gusto extra.
Gelati per cani fatti in casa
Preparare gelati fatti in casa per il tuo cane è semplice e ti permette di controllare gli ingredienti, assicurandoti che siano sicuri e salutari. Ecco alcune ricette facili:
1. Gelato allo yogurt e banana (o altra frutta):
– Ingredienti: 2 banane mature, 1 tazza di yogurt naturale
– Preparazione: frulla tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo. Versa il composto in stampi per ghiaccioli o in piccoli bicchieri di carta e congela per almeno 4 ore.
2. Gelato alla zucca:
– Ingredienti: 1 tazza di purea di zucca, 1/2 tazza di yogurt naturale, 1 cucchiaio di miele (facoltativo).
– Preparazione: mescola tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo. Versa negli stampi e congela.
3. Ghiaccioli di brodo di pollo
– Ingredienti: brodo di pollo fatto in casa o altra acqua di cottura di carne/pesce (attenzione ad evitare ingredienti tossici come la cipolla durante la preparazione)
– Preparazione: versa il brodo di pollo negli stampi per ghiaccioli e congela. Puoi aggiungere piccoli pezzi di carota o frutta per un tocco extra.
Consigli per la sicurezza alimentare
– Moderazione: anche gli snack più sani devono essere dati con moderazione per evitare problemi digestivi
– Chiedi consiglio al tuo Veterinario Nutrizionista: prima di introdurre nuovi alimenti nella dieta del tuo cane, è sempre consigliabile parlare con il tuo Veterinario Nutrizionista, soprattutto se il cane ha problemi di salute o è sensibile a certi ingredienti.
– Monitorare le reazioni: osserva sempre il tuo cane dopo avergli dato un nuovo snack per assicurarti che non ci siano reazioni avverse.
Conclusione
Offrire ai nostri cani snack freschi e gelati fatti in casa è un modo eccellente per mantenerli freschi e felici durante i mesi estivi. Scegliendo ingredienti sicuri e nutrienti puoi contribuire al loro benessere e rendere l’estate più piacevole per entrambi. Ricorda sempre di consultare il tuo Veterinario Nutrizionista per assicurarti che i nuovi snack siano adatti al tuo amico a quattro zampe.
Buona estate a te e al tuo fedele compagno!
Articolo della Dr.ssa Camilla Marchetti, DVM
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Nutrizione veterinaria: la chiave per una vita sana e felice
Nella nostra missione di fornire amore e cura ai nostri amici a quattro zampe, la nutrizione svolge un ruolo cruciale nel garantire che vivano una vita sana e felice.
Quando si tratta di nutrire il nostro cane o il nostro gatto, non possiamo trascurare l’importanza di una dieta equilibrata e adeguata alle loro esigenze specifiche. Esploriamo insieme l’importanza della nutrizione veterinaria e come possiamo garantire che i nostri compagni di vita ricevano il meglio.
Conoscere le esigenze nutrizionali
Ogni animale ha esigenze nutrizionali uniche in base alla sua età, razza, dimensioni e livello di attività. I cani e i gatti hanno esigenze diverse, e queste esigenze possono anche variare durante le diverse fasi della vita del vostro amico. È essenziale consultare un Medico Veterinario Nutrizionista per determinare le quantità e i tipi di cibo più adatti al vostro amico a quattro zampe.
Nutrizione veterinaria e qualità degli ingredienti
La qualità degli ingredienti fa la differenza! Con una dieta fresca potremo scegliere con i nostri occhi gli ingredienti che andremo a mettere in ciotola. Se scegliamo un cibo commerciale, è importante che contenga ingredienti nutrienti che forniscono al vostro amico le proteine, le vitamine e i minerali di cui ha bisogno per mantenere una buona salute. Leggere attentamente le etichette e scegliere cibi privi di conservanti artificiali, coloranti e additivi è fondamentale per garantire una dieta sana.
Nutrizione veterinaria e bilancio nutrizionale
Una dieta bilanciata è essenziale per la salute a lungo termine del vostro animale. La giusta combinazione di proteine, grassi, carboidrati (dove previsti), vitamine e minerali è fondamentale per mantenere la salute degli occhi, della pelle, del pelo, delle ossa e del sistema immunitario del vostro amico, a partire dalla cura del microbiota intestinale. Assicuratevi che la sua dieta includa una varietà di nutrienti essenziali per soddisfare le sue esigenze nutrizionali.
Cibo fresco e acqua pulita
Assicurarsi che il vostro amico abbia accesso costante a cibo fresco e acqua pulita è essenziale per la sua salute e il suo benessere. Controllare regolarmente le ciotole di cibo e acqua per assicurarsi che siano pulite e rifornite. L’acqua, non dimentichiamolo, è il primo e più importante dei nutrienti!
Nutrizione veterinaria: monitoraggio del peso e dell’attività
Mantenere un peso corporeo ottimale è fondamentale per prevenire problemi di salute come l’obesità e le malattie cardiache nel cane e nel gatto. Monitorare regolarmente il peso del vostro animale e assicurarsi di fornire un livello appropriato di attività fisica per mantenere la sua salute generale.
In conclusione, la nutrizione animale è un pilastro fondamentale per garantire che i nostri amici vivano una vita lunga, sana e felice. Investire nella salute nutrizionale del vostro animale è un atto d’amore che ripaga con gioia, vitalità e un legame più forte tra voi e il vostro fedele compagno. Ricordate sempre di consultare un professionista per le esigenze nutrizionali specifiche del vostro animale e offrire loro il meglio che la nutrizione può offrire.
Articolo della Dr.ssa Camilla Marchetti, DVM
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Metodi di cottura per la dieta casalinga dei nostri animali
Iniziare una dieta fresca per il nostro cane o il nostro gatto è sempre un momento emozionante, ma anche pieno di dubbi! Quali sono i metodi di cottura migliori per preparare il loro cibo?
Mentre la scelta di una dieta casalinga per cani e gatti diventa sempre più diffusa tra i proprietari di animali domestici, la preparazione e la cottura dei pasti possono essere un’avventura culinaria creativa. Tuttavia, è essenziale comprendere i diversi metodi di cottura e le loro implicazioni sulla salute e sul benessere dei nostri amici a quattro zampe, poichè alcune cotture preservano maggiormente le sostanze nutritive ed aumentano l’appetibilità dei cibi.
Cottura a Vapore
La cottura a vapore è un metodo delicato che conserva la maggior parte dei nutrienti presenti negli ingredienti.
È ideale per la preparazione di verdure, carne magra e pesce.
Questo processo mantiene la consistenza e il sapore degli alimenti, rendendolo un’opzione ottimale per le diete casalinghe dei nostri animali domestici.
Cottura al Forno
La cottura al forno è un altro metodo popolare per preparare pasti per cani e gatti.
Questo metodo richiede temperature moderate e tempi di cottura più lunghi.
È ottimo per la preparazione di casseruole, biscotti e altre prelibatezze, ma può anche essere utilizzato per carne o pesce. Attenzione a non utilizzare temperature troppo elevate: i cibi bruciati sono dannosi anche per loro!
Cottura a bassa temperatura
La cottura a bassa temperatura consente di conservare al meglio le proprietà nutritive degli alimenti, garantendo anche un’ottima appetibilità poichè le carni rimangono morbide e succose.
E’ una cottura molto comoda per chi non ha troppo tempo da dedicare ai fornelli: basterà mettere tutto in una slow cooker o utilizzare la cottura sottovuoto (ne abbiamo parlato qui), non dovremo più pensare a niente e ci ritroveremo i pasti pronti.
Bollitura
La bollitura è sicuramente uno dei metodi di cottura più comodi e conosciuti, ma attenzione: è anche la cottura che priva maggiormente gli alimenti delle sostanze nutritive, specialmente se vengono bolliti per tempi lunghi.
Inoltre tende ad asciugare e seccare molto le carni, rendendole meno appetibili.
E’ consigliabile quindi non utilizzarla per carne e pesce, ma va benissimo per le verdure o, se previsti nella dieta del nostro animale, i carboidrati.
Cottura alla griglia
Questo metodo di cottura aumenta notevolmente il sapore di alcune carni o di alcuni tipi di pesce, ma allo stesso tempo può seccare facilmente gli alimenti e renderli meno gustosi.
Attenzione anche alla temperatura, se troppo alta gli alimenti si bruceranno diventando nocivi!
Cottura in padella
Questo metodo di cottura è un buon compromesso fra la bollitura e la cottura a bassa temperatura.
Basteranno una padella, un filo d’acqua ed un coperchio e potremo cuocere la carne come se fosse uno stufato, mantenendola morbida e senza eccessiva perdita di sostanze nutritive.
Ottima anche per cuocere le verdure!
Cottura per assorbimento
Questo metodo di cottura è consigliabile soprattutto per il riso o altre fonti di carboidrati.
Consiste nel raggiungere il giusto punto di cottura attraverso l’assorbimento graduale dell’acqua.
Può essere realizzato con una normale pentola o meglio ancora tramite una cuoci riso.
Considerazioni finali
Scegliere il metodo di cottura giusto per una dieta casalinga per cani e gatti è fondamentale per garantire il loro benessere a lungo termine. Alcuni animali poi hanno gusti più esigenti, soprattutto i gatti, quindi all’inizio potrebbe essere necessario provare vari metodi di cottura al fine di trovare quello più gradito. In ogni caso è sempre importante che non siano presenti grassi in cottura, che risultano molto nocivi per i nostri animali. Niente fritti o soffritti per loro!
Ricorda sempre di consultare un Medico Veterinario Nutrizionista prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta del tuo animale. Un professionista può aiutarti a creare un piano alimentare bilanciato che soddisfi le esigenze nutrizionali specifiche del tuo animale domestico.
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Come scegliere la giusta alimentazione per cane e gatto?
La salute, si sa, parte anche dall’alimentazione.
Al di là della tipologia di dieta, a cosa dobbiamo prestare attenzione per scegliere la giusta alimentazione per cane e gatto?
L’alimentazione per cane e gatto gioca un ruolo fondamentale nella salute e nel benessere dei nostri animali domestici.
Una corretta alimentazione infatti fornisce loro tutti i nutrienti essenziali di cui hanno bisogno per crescere, mantenere un peso sano e sostenere una buona salute generale.
In questo articolo, esploreremo le linee guida di base per l’alimentazione di cani e gatti, inclusi i nutrienti chiave e le considerazioni speciali da tenere a mente.
Le esigenze nutrizionali dei cani
I cani sono carnivori opportunisti e hanno bisogno di una dieta bilanciata che comprenda proteine, grassi, vitamine, minerali, fibre e, in alcuni casi, carboidrati.
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Proteine: le proteine sono essenziali per la crescita e il mantenimento della massa muscolare, oltre a svolgere tante altre funzioni fondamentali per il benessere di tutto l’organismo.
Fonti di proteine ad alto valore biologico includono carne, pollame, pesce e uova
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Carboidrati: i carboidrati non sempre sono tollerati e non sempre sono necessari, ma possono aiutarci in alcuni casi a fornire un’ottima fonte di energia e bilanciare la dieta laddove, in caso di patologie, sia necessaria una restrizione di altri nutrienti
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Grassi: i grassi sono una fonte concentrata di energia e hanno un ruolo strutturale e metabolico di primaria importanza.
Alcuni grassi, come il burro, sono anche un ottimo alleato per aumentare l’appetibilità in caso di palati particolarmente esigenti!
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Vitamine e minerali: i cani hanno bisogno di una varietà di vitamine e minerali, come la vitamina A, la vitamina D, il calcio, il ferro e così via.
Micro e macronutrienti devono essere attentamente bilanciati sul singolo individuo, al fine di garantire il corretto apporto di sostanze nutritive attraverso l’alimentazione
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Fibre: le fibre sono molto importanti per la salute del microbiota intestinale e quindi di tutto l’organismo.
Non devono mai mancare nella giusta percentuale e della giusta tipologia, per favorire una corretta digestione
Le esigenze nutrizionali dei gatti
I gatti sono carnivori obbligati e richiedono una dieta che rifletta questa necessità!
La loro alimentazione deve essere ricca di proteine animali di alta qualità e grassi nella giusta percentuale.
I carboidrati andrebbero il più possibile eliminati, così da rispettare la loro natura.
Ricordiamoci anche una piccola parte di fibre!
Alimentazione per cane e gatto, alcune considerazioni
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Età: i requisiti nutrizionali dei cani e dei gatti cambiano con l’età.
I cuccioli hanno bisogno di alimenti specifici per la crescita, mentre gli animali anziani potrebbero richiedere una dieta adatta alle loro esigenze metaboliche
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Peso corporeo: mantenere un peso sano è fondamentale per la salute di cani e gatti.
Se il tuo animale è sovrappeso o obeso, potrebbe essere necessario adottare una dieta appositamente formulata per la gestione del peso.
Ricordiamoci che l’obesitá può essere causa di tante patologie!
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Condizioni mediche: alcune condizioni mediche, come le sensibilità alimentari o patologie di varia natura, richiedono una dieta specifica.
È risaputo ormai che la dieta gioca un ruolo chiave nella prevenzione ma anche nella cura di molte patologie!
Conclusioni
L’alimentazione corretta è cruciale per la salute e il benessere dei cani e dei gatti.
Una dieta equilibrata, che soddisfi le loro esigenze nutrizionali specifiche, contribuirà a garantire una vita lunga e sana per i nostri amici a quattro zampe.
Indipendentemente dal tipo di dieta scelta (commerciale, casalinga, BARF, mista) è importante tenere sempre a mente le esigenze del singolo individuo e garantirgli un’alimentazione bilanciata per la sua fase di vita.
Ricorda sempre di consultare il tuo Medico Veterinario Nutrizionista per consigli personalizzati sull’alimentazione del tuo animale!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Alimentazione dei cani in vacanza
Alimentazione dei cani in vacanza: qualche consiglio utile per mantenere una dieta equilibrata anche in ferie!
Con le vacanze alle porte molti proprietari si domandano come comportarsi per il pasto dei propri cani, specialmente nel caso di una dieta fresca. Come possiamo organizzarci al meglio?
Le vacanze sono un momento di relax e divertimento per tutta la famiglia, e i nostri amici a quattro zampe non dovrebbero essere esclusi da queste avventure. Quando si pianifica una vacanza con il proprio cane, è importante prendere in considerazione anche le loro esigenze alimentari.
In questo articolo esploreremo alcuni utili consigli sull’alimentazione dei nostri cani in vacanza, in modo da assicurare loro una dieta equilibrata anche lontano da casa.
1. Alimentazione dei cani in vacanza. Pianifica in anticipo
Prima di partire per le vacanze, è fondamentale pianificare l’alimentazione del tuo cane. Porta con te una quantità sufficiente del suo cibo abituale, preferibilmente suddiviso in porzioni giornaliere.
In questo modo, potrai garantire che il tuo cane mantenga la sua dieta anche durante il viaggio.
In caso di dieta casalinga, se si ha la possibilità di cucinare anche in ferie basterà procurarsi le materie prime e continuare la dieta come a casa.
In alternativa si possono portare le porzioni giornaliere surgelate.
Stessa cosa vale per la dieta BARF (i fornitori sono ormai diffusi ovunque su tutto il territorio nazionale e non).
2. Scegli cibi sicuri e di qualità
Le vacanze non sono il momento giusto per sperimentare!
Evita di dare al tuo cane avanzi da tavola o cibi che potrebbero causare disturbi digestivi, o di cambiare il suo stile alimentare subito prima del viaggio.
Consulta in anticipo il tuo Medico Veterinario Nutrizionista qualora fossero necessari dei cambi di alimentazione, così da avere il tempo di introdurre gli alimenti nuovi e verificare eventuali reazioni avverse.
3. Mantieni la routine
I cani sono animali abitudinari, quindi cerca di mantenere la stessa routine alimentare anche in vacanza.
Cerca di rispettare gli stessi orari dei pasti che il tuo animale segue a casa e offrigli il cibo in un luogo tranquillo e familiare.
Ciò aiuterà a evitare stress o disturbi digestivi legati a cambiamenti improvvisi nell’alimentazione.
4. Idratazione costante
Durante le vacanze, è essenziale garantire al tuo cane un’adeguata idratazione.
Assicurati di avere sempre a disposizione acqua fresca e pulita, soprattutto se ti trovi in luoghi caldi o se stai facendo attività fisica intensa.
Il mantenimento di una corretta idratazione è fondamentale per il benessere generale del tuo amico a quattro zampe. In caso di escursioni insieme non dimenticare mai di portare acqua in abbondanza!
5. Snack salutari per le avventure
Se desideri offrire al tuo cane qualche trattamento speciale durante le avventure vacanziere, opta per snack salutari e adatti alle sue esigenze alimentari.
Evita cibi troppo grassi, salati o zuccherati, poiché potrebbero causare problemi di salute.
Scegli invece snack appositamente formulati per i cani, che siano gustosi e allo stesso tempo nutrienti.
Anche in questo caso meglio non sperimentare e dare snack già utilizzati e che sappiamo essere ben tollerati.
6. Considera le esigenze particolari
Se il tuo cane ha esigenze alimentari particolari, come ad esempio sensibilità alimentari o intolleranze, assicurati di prendere le giuste precauzioni anche in vacanza.
Porta con te il cibo adatto alle sue esigenze o ricerca in anticipo negozi o siti che offrano cibi specifici.
È bene anche portarsi dietro eventuali probiotici ed integrazioni da utilizzare in caso di problematiche, sempre sotto consiglio del tuo Medico Veterinario Nutrizionista.
La salute e il benessere del tuo cane devono essere una priorità anche durante le vacanze!
7. E se in vacanza non posso continuare la dieta fresca?
Niente paura! Ci si puó prendere tutti un momento di pausa passando ad una dieta commerciale o organizzarsi per tempo con degli essiccati.
Ci sono molte alternative da prendere in considerazione!
Conclusione
Quando si tratta dell’alimentazione dei cani in vacanza, è importante prestare attenzione alle loro esigenze specifiche per garantire loro una dieta equilibrata e una buona salute.
Pianifica in anticipo, scegli cibi sicuri e di qualità, mantieni le routine, assicurati che il tuo cane rimanga adeguatamente idratato e offri snack salutari durante le avventure.
Ricorda sempre di consultare il tuo Medico Veterinario Nutrizionista per consigli personalizzati sull’alimentazione del tuo cane, in modo da garantire una vacanza felice e sana per tutta la famiglia.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o se hai altre domande, contattaci!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV
- Pubblicato il Camilla Marchetti
L’alimentazione in oncologia veterinaria
Quando un animale è affetto da malattia tumorale c’è bisogno di sostenere al meglio tutto l’organismo. Il primo alleato che ci viene incontro è l’alimentazione.
Che dieta possiamo scegliere in corso di neoplasia? Qual è il ruolo dell’alimentazione in oncologia?
I tumori in medicina veterinaria e l’alimentazione in oncologia
Purtroppo anche ai nostri animali capita di ammalarsi di tumore.
Quello della diagnosi è sempre un momento molto difficile e delicato, sia per loro che per la loro famiglia.
A volte i tumori si manifestano in maniera molto evidente, mentre altre volte i sintomi sono subdoli e servono vari percorsi diagnostici prima di riuscire ad avere una diagnosi definitiva.
Tutte queste situazioni, insieme allo stress della famiglia (ricordiamoci sempre che gli animali percepiscono le nostre emozioni!) possono sicuramente portare ad un risentimento da parte dell’intero organismo. Con conseguente indebolimento del sistema immunitario, peggioramento del quadro clinico complessivo e degli eventuali effetti collaterali di alcune terapie.
Le terapie mirate a sconfiggere o rallentare i tumori, come in medicina umana, prevedono a volte la chirurgia, a volte la chemioterapia, a volte la radioterapia. Altre volte una combinazione di alcune o tutte e tre.
Per quanto i farmaci chemioterapici in medicina veterinaria diano meno effetti collaterali di quelli che pensiamo e ci aspettiamo, si tratta comunque di farmaci molto potenti. Possono indebolire l’organismo ed il sistema immunitario e provocare qualche disturbo. Inoltre, se partiamo con un sistema immunitario più debole o con una flora intestinale meno forte e sana, potremmo avere effetti collaterali più marcati ed evidenti.
Ecco perché una dieta studiata a misura di paziente e della sua malattia neoplastica può sicuramente venirci in aiuto. Vediamo come.
L’alimentazione in oncologia e la dieta individualizzata
Partendo dal presupposto che ogni animale è un individuo diverso da tutti gli altri, che possono essere presenti altre patologie concomitanti e che ogni tumore è diverso sia per la sua natura che per gli effetti che può provocare sull’organismo, possiamo fare molto con una dieta naturale.
La dieta naturale (casalinga o Barf, vedremo meglio più avanti) ci permette di adattare la dieta ad ogni singola necessità del nostro animale. Tenendo sempre in considerazione tutte le sue caratteristiche e modulando ingredienti, quantità ed integrazioni in base alle esigenze di quello specifico momento. La dieta infatti si può sempre modificare al variare delle condizioni generali!
In caso di malattia oncologica, come si evince da molti studi in medicina umana, potrebbe essere particolarmente indicata una dieta chetogenica.
La dieta chetogenica (o simil chetogenica)
La dieta chetogenica prevede che l’energia che traiamo dagli alimenti derivi principalmente dai grassi e, in minor percentuale, dalle proteine. Contrariamente a quanto avviene generalmente, quando il glucosio dei carboidrati fornisce la maggior parte dell’apporto energetico all’organismo.
I carboidrati, in questo tipo di dieta, non vengono utilizzati se non in piccolissima percentuale e solo di determinate tipologie. In questo modo il corpo formerà a partire dai grassi i cosiddetti corpi chetonici (da qui il nome della dieta), non avendo a disposizione il glucosio.
Questo risulta molto utile in corso di malattia neoplastica: molti tumori, infatti, utilizzano il glucosio come nutrimento. Quindi meno gliene daremo con l’alimentazione, meno saranno in grado di nutrirsi e crescere.
Inoltre, il picco di insulina che si crea dopo il pasto sembra sia associato all’innalzamento di alcuni fattori che stimolano la crescita tumorale.
In medicina veterinaria è difficile adattare al cento per cento il modello di dieta chetogenica utilizzato in umana. Per questo infatti si parla di dieta simil chetogenica. Un esempio può essere una dieta casalinga senza carboidrati con un’alta percentuale di grassi.
Questi grassi, oltre ad essere introdotti gradualmente e sempre verificando la risposta dell’animale, non saranno scelti a caso: prediligeremo sempre acidi grassi a corta e media catena. Come l’olio di cocco o l’MCT oil, in quanto più digeribili e con numerose proprietà benefiche per tutto l’organismo (qui potete approfondirne le proprietà).
La dieta BARF
La dieta BARF sembrerebbe perfetta per soddisfare tutti i requisiti di una dieta chetogenica, dal momento che è composta principalmente da grassi e proteine e non prevede l’utilizzo di carboidrati.
Purtroppo però se l’animale deve effettuare dei trattamenti chemioterapici non è consigliabile a causa della possibile depressione del sistema immunitario (Ne abbiamo parlato in questo articolo).
Tumori e disbiosi: il ruolo dell’alimentazione in oncologia
Spesso al tumore è associata anche la disbiosi, ovvero l’alterazione del microbiota (la cosiddetta flora intestinale). Alcuni tipi di tumori gastroenterici sono strettamente collegati a stati di enteropatia cronica e disbiosi: i tumori si nutrono di infiammazione, e dove c’è infiammazione c’è più probabilità di sviluppo neoplastico.
Forme croniche di enteropatia a grande componente infiammatoria possono nel tempo predisporre all’insorgenza di tumori, proprio come avviene in medicina umana.
Una delle prime cose da fare sarà prendersi cura del microbiota, per ristabilire l’equilibrio dell’apparato gastroenterico ma anche di tutto l’organismo e del sistema immunitario (ne abbiamo parlato anche qui).
Il miglior modo per nutrire il microbiota è attraverso la giusta alimentazione. Sappiamo quanto anche per noi una dieta sana e naturale possa fare la differenza sotto molti punti di vista, rinforzando l’intestino, il microbiota e migliorando la salute di tutto l’organismo.
Possono venirci in aiuto anche i probiotici, ovvero i fermenti lattici, che saranno sempre scelti e valutati per ogni singolo animale e per le sue esigenze.
Integrazioni per l’alimentazione in oncologia
Per sostenere al meglio l’organismo affetto da malattia tumorale, soprattutto se si devono affrontare terapie, ci sono molte integrazioni che possiamo prendere in considerazione.
Prime fra tutte gli Omega 3, dal potente effetto antinfiammatorio (vediamoli meglio qui).
A seconda del tumore, dello stadio della malattia e delle esigenze dell’animale, saranno un grande supporto anche antiossidanti (vitamina E e C), melatonina, vitamina D, prebiotici e probiotici per il benessere intestinale, curcuma ed altri fitoterapici (Puoi approfondire in questo articolo).
Fino ad arrivare anche alla cannabis medicinale, utile non solo per il controllo del dolore ma anche in caso di nausea indotta sia dal tumore stesso che dai farmaci (le proprietà della cannabis medicinale sono moltissime, ne abbiamo parlato qui).
Qualche considerazione
Non arrendiamoci mai davanti ad una brutta diagnosi, si può sempre fare molto per aiutare il nostro animale a stare bene e sostenerlo al meglio.
Ricordiamoci che la cosa più importante per il suo benessere è la qualità della vita, e un’ottima ciotola è sempre un momento di gioia!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Enteropatie croniche e cambi di stagione
Gli animali che soffrono di enteropatie croniche hanno spesso delle ricadute durante i cambi di stagione.
Che ruolo ha l’alimentazione come forma di prevenzione? Possiamo giocare d’anticipo e limitare i sintomi di queste ricadute?
Cosa si intende per enteropatie croniche?
Molti animali, al giorno d’oggi, soffrono di enteropatia cronica, disturbi legati all’alimentazione e reazioni avverse al cibo.
Un’enteropatia è un disturbo di natura gastroenterica, ovvero che coinvolge l’apparato digerente.
Quando è prolungato nel tempo, si definisce cronico.
In caso di enteropatia cronica possiamo avere molti sintomi, alcuni più manifesti e fastidiosi e altri invece più subdoli e meno visibili: diarrea o stitichezza, vomito, rigurgito, inappetenza, dimagrimento, ingestione di erba, pica (ovvero l’ingestione di qualcosa che non è commestibile), coliche, borborigmi, flatulenza… I sintomi sono tanti e vari, e non sempre coesistono.
Una caratteristica delle enteropatie croniche è avere spesso un andamento altalenante, con fasi asintomatiche che si alternano a fasi di ricaduta, in cui si ripresentano i sintomi in maniera acuta e fastidiosa. Queste ricadute avvengono molto spesso nei periodi di cambio di stagione: ecco quindi che con la variazione delle temperature e del clima potremo avere riacutizzazioni anche gravi, fastidiose per i nostri animali e scoraggianti per noi.
Perché i cambi di stagione provocano le ricadute?
Proprio come succede a noi, anche nei nostri animali durante i cambi di stagione si hanno delle piccole alterazioni ed un indebolimento del sistema immunitario, che li rendono più fragili all’attacco di agenti microbici esterni e piccoli malesseri.
Allo stesso modo il microbiota, ovvero la flora intestinale, può indebolirsi e risentire di queste variazioni, diventando più fragile e soggetto alla ricomparsa dei sintomi delle enteropatie. Questo ci spiega perché spesso, nei cambi di stagione, molti animali soffrano di gastroenterite anche importante: se in partenza abbiamo un microbiota più debole e meno in salute, l’organismo intero sarà più fragile e risentirà di variazioni anche piccole, con conseguente riacutizzarsi dei sintomi e rendendo evidente una patologia che era solo latente; se il microbiota è forte ed in salute, sarà in grado di fronteggiare queste piccole alterazioni e variazioni senza risentimenti, o quanto meno con sintomi più lievi e blandi.
Che ruolo ha l’alimentazione?
L’alimentazione come forma di prevenzione e cura gioca sicuramente un ruolo fondamentale nei pazienti enteropatici.
Un’alimentazione naturale e studiata a misura di singolo individuo permetterà sicuramente una migliore digestione, rispecchiando anche le esigenze naturali delle specie. Un cibo sano, naturale e facilmente digeribile richiederà un minore lavoro ed un minore sforzo da parte dell’apparato gastroenterico per essere processato e digerito, e nutrirà correttamente il microbiota per mantenerlo forte, in salute e rinforzare tutto il sistema immunitario.
Un sistema immunitario sano e forte garantisce poi la salute di tutto l’organismo, proteggendolo da agenti esterni, malattie ed infiammazione (articolo mio sistema immunitario). Attraverso la giusta alimentazione creiamo una vera e propria catena di benessere per tutto l’organismo!
Enteropatie croniche e cambi di stagione: possiamo prevenire le ricadute?
Se il nostro animale soffre di enteropatia cronica, possiamo giocare d’anticipo e cercare di prevenire o limitare il più possibile le ricadute dovute ai cambi di stagione (o a tutte quelle situazioni che provocano ricadute nel nostro animale, come viaggi, cambi di ambiente, stress, ecc.).
Un’alimentazione sana ed individualizzata sarà il punto di partenza per la salute del microbiota e di tutto l’organismo, ma anche i probiotici (ovvero i fermenti lattici) possono giocare un ruolo molto importante e venirci in aiuto.
Se siamo vicini ad un cambio di stagione e sappiamo che il nostro animale ne può risentire, possiamo iniziare a somministrare dei probiotici qualche settimana prima.
In modo da arrivare al periodo critico preparati, con il giusto nutrimento per il microbiota ed una flora intestinale più forte e sana.
Un consiglio
Non sottovalutate mai piccoli sintomi apparentemente innocui, come il mangiare molta erba nei cambi di stagione, qualche vomitino di succhi gastrici a digiuno o un po’ di muco nelle feci durante un viaggio.
A volte i sintomi delle enteropatie sono subdoli e poco eclatanti, sta a noi proprietari saperli riconoscere osservando attentamente i nostri animali e valutando il quadro clinico completo insieme al Veterinario Nutrizionista.
Giocare d’anticipo ed in prevenzione è sempre la migliore strategia d’attacco, per una salute che dura tutto l’anno e tutta la vita!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Alimentazione e sistema immunitario: esiste una correlazione?
L’alimentazione, si sa, è un valido supporto per molte funzioni dell’organismo. Ma esiste anche una correlazione fra l’alimentazione ed il sistema immunitario?
È possibile attraverso la dieta sostenere ed aumentare le difese immunitarie?
Il nostro compito nei confronti dei nostri animali è prendercene cura al meglio e garantire la migliore e più lunga vita possibile. Parte fondamentale di una salute forte è il sistema immunitario, che ci aiuta a restare in forma e prevenire l’insorgenza delle malattie.
Cos’è il sistema immunitario?
Il sistema immunitario è un insieme di organi e tessuti che comunicano fra di loro, come un’unica rete, grazie a segnali biochimici.
Ha il compito di proteggerci da eventuali “attacchi” esterni o malattie che possono insorgere nel corso della vita, tra cui anche i tumori.
Quando non funziona correttamente, ecco che diventiamo più fragili e suscettibili all’attacco di agenti microbici esterni o allo sviluppo di malattie. Quando lavora in eccesso invece si possono sviluppare malattie autoimmuni, ovvero quelle malattie in cui vengono attaccati i bersagli sbagliati e l’organismo stesso.
Il sistema immunitario inizia a formarsi già dalle prime fasi di vita tramite l’assunzione del colostro materno. Il quale garantisce un apporto di anticorpi in attesa che il cucciolo inizi a sviluppare i suoi.
Durante l’allattamento, poi, il latte materno aiuterà la corretta formazione del microbiota intestinale dei cuccioli. Quella che conosciamo come flora batterica, che servirà come base per tutta la vita.
Che correlazione c’è fra alimentazione e sistema immunitario?
Una correlazione molto stretta!
Questa correlazione esiste perché una grandissima parte delle cellule immunitarie risiede proprio nell’intestino. Dove interagisce costantemente con il microbiota intestinale.
Questa interazione permette anche all’organismo ed al sistema immunitario di distinguere eventuali elementi estranei e pericolosi dalle molecole di cibo, non nocive. E dar luogo così al fenomeno detto tolleranza orale, alla base di molte intolleranze ed allergie.
Ecco perché risulta molto importante che l’apparato gastroenterico sia sano e funzionale, al fine di garantire il migliore sostegno per tutto l’organismo.
Come possiamo intervenire attraverso l’alimentazione?
Per sostenere il sistema immunitario dell’intestino è sicuramente fondamentale un’alimentazione sana, che non solo apporta le giuste sostanze nutritive, ma tiene anche in salute il microbiota intestinale.
Alimenti freschi e variati di buona qualità sono alla base di un organismo sano, sia umano che animale.
Il cibo apporta infatti numerose molecole utili all’organismo, da cui poi vengono prodotte altre molecole che modulano il sistema immunitario.
Ad esempio, da proteine animali di buona qualità vengono ricavati gli amminoacidi necessari alla salute del sistema immunitario e dell’intero organismo.
Un valido aiuto saranno anche i nutraceutici e le integrazioni funzionali. Come per esempio vitamina E e C per la loro azione antiossidante. Zinco e selenio utili al mantenimento della salute del sistema immunitario. Ma anche il coenzima Q10, altro potentissimo antiossidante e gli Omega 3, acidi grassi dalle proprietà antinfiammatorie di cui abbiamo parlato anche nell’articolo a questo link.
In conclusione quindi curare al meglio l’alimentazione dei nostri animali li aiuta anche a difendersi al meglio!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Gatti e dieta Barf un’accoppiata vincente!
Il gatto è un grande cacciatore e carnivoro obbligato.
Se vi state chiedendo qual è dunque la dieta che più si avvicina alla sua vera natura e che più soddisfa i suoi bisogni, la risposta è: la dieta Barf!
Gatti e dieta Barf
La dieta Barf, ovvero Bones and raw food ma anche Biologically appropriated raw food (ne abbiamo parlato in questo articolo per il cane) è la dieta che più rispecchia la natura di un animale carnivoro.
Cerca infatti di imitare il più possibile quella che in natura è l’alimentazione degli animali predatori, dando quindi tutte le componenti di una preda come carne, ossa e organi.
In questo modo, soddisferemo al meglio i bisogni di un animale carnivoro obbligato come il gatto. Dandogli esattamente quello che mangerebbe cacciando!
Il nostro gatto domestico è appunto un carnivoro obbligato. Ovvero un animale che si deve nutrire solo ed esclusivamente di carne (proteine e grassi), nonché grande cacciatore e predatore.
In natura si nutre di piccole prede nel corso della giornata, specialmente dal tramonto all’alba, arrivando a mangiare fino a 20 volte al giorno piccoli animali come lucertole, roditori e uccellini.
Ecco perché con la dieta Barf possiamo rispettare il più possibile la sua dieta ideale.
Barf per gatti
Di cosa si compone esattamente una dieta Barf per gatti?
Principalmente di carne (intesa come polpa), ossa e organi. A differenza del cane, nel gatto non è indicato l’utilizzo della trippa verde.
Vediamo insieme le singole componenti di questa affascinante dieta!
Come carne senza osso, definita CSO, possiamo dare carne in pezzi o macinata di coniglio, pollo, tacchino, anatra, vitello, manzo (un po’ di carne rossa serve sempre, insieme agli organi, per garantire il giusto apporto di ferro).
Insomma, tutto quello che il nostro gatto avrà voglia di mangiare e che sarà di suo gradimento.
Una nota: anche per il gatto, come per il cane, vale la regola di dare il maiale solo se cotto a cuore, per scongiurare il rischio del morbo di Aujezsky.
Importantissimi saranno gli organi, fonte naturale di vitamine e sostanze nutritive.
Potremo dare fegato (attenzione che sia sempre nelle giuste quantità onde evitare un’ipervitaminosi A), reni, milza e soprattutto cuore.
A differenza del cane, il gatto necessita quasi sempre di un’integrazione di taurina, nonostante la presenza di organi nella dieta. Questo amminoacido è importantissimo per la sua salute, ed è normalmente presente in tutte le carni crude.
Perché integrarlo, quindi? Perché il congelamento della carne può diminuire la sua concentrazione, e quindi saranno necessarie delle aggiunte per avere il giusto bilanciamento.
Le ossa polpose, note come OP, saranno fondamentali per garantire il giusto apporto di calcio e il bilanciamento della dieta. Oltre che per favorire la pulizia dei denti attraverso la masticazione.
Si chiamano ossa polpose perché non sono mai “nude” ma ricoperte di carne. Le ossa “nude” infatti possono essere molto pericolose per i nostri animali!
Si possono dare ossa polpose intere oppure macinate. I preparati di ossa polpose macinate sono una validissima alternativa per quei gatti che faticano a masticare (o che sono semplicemente più pigri) o per chi proprio non se la sente ancora di dare ossa intere!
Fibre e integrazioni
Una piccola parte di fibre è sempre raccomandata: una dieta prevalentemente proteica e con l’utilizzo di ossa può infatti dar luogo a feci dure, stitichezza e costipazione.
Possiamo utilizzare tutte le verdure che piacciono al nostro gatto frullandole crude con poca acqua. Eccetto ovviamente quelle tossiche (aglio, cipolla, melanzane, porri, attenzione anche a pomodori e peperoni o alle verdure che creano troppa fermentazione come broccoli e cavoli).
E se al mio gatto le verdure non piacciono? Nessun problema, capita spesso!
In questi casi si possono sostituire con le cuticole di psillio, generalmente bene accette. Sempre nella giusta dose per il singolo animale.
Per i proprietari più audaci e i gatti più esperti, si può anche fare la cosiddetta Barf Whole Prey, ovvero preda intera, dando direttamente l’equivalente di piccole prede come quaglie intere o pulcini.
In questo modo, forniremo al nostro micio un pasto completo proprio come otterrebbe in natura cacciando le sue prede.
Altre integrazioni importanti saranno l’olio di mais o di girasole, per garantire il giusto apporto di acido linoleico (un acido grasso essenziale per i nostri animali) e gli omega 3.
Conclusione
A volte può essere difficile far abituare il gatto al cibo crudo, soprattutto se viene da una dieta commerciale (umida o secca).
Si può fare quindi un passaggio graduale da una dieta casalinga cotta con organi (senza ovviamente carboidrati), cuocendo sempre meno la carne fino a far abituare il gatto ai nuovi sapori.
Esistono poi molti altri trucchetti per far passare il gatto alla dieta Barf. In ogni caso armatevi di tanta pazienza e vedrete che con il tempo la apprezzerà moltissimo!
Articolo della Dott.ssa Camilla Marchetti, DVM
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Dieta BARF nel cane: di cosa si tratta?
Sentiamo spesso parlare della cosiddetta BARF nel cane, ma cos’è esattamente? Apporta davvero benefici? Ci sono dei rischi per noi e per i nostri cani? Scopriamolo insieme!
BARF è un acronimo e sta per Bones And Raw Food, ovvero ossa e cibo crudo.
Un altro acronimo che si trova spesso in rete è Biologically Appropriate Raw Food, letteralmente cibo crudo biologicamente appropriato.
In entrambi i casi, la dieta BARF consiste nel somministrare una dieta cruda, vicina alla biologia del cane, così come fanno i lupi e i carnivori selvatici, dandogli quindi tutti gli ingredienti crudi, ma rendendo la dieta completa e bilanciata.
Ingredienti della dieta BARF per il cane
Ma quali sono gli ingredienti di una dieta BARF? Si tratta appunto di “riprodurre la preda” dando ai nostri cani carne cruda in polpa, organi crudi, ossa crude e verdure (che “imitano” la piccola parte di fibre che resta nello stomaco delle prede).
In alcuni casi e dove è ben tollerata, si aggiunge anche la trippa verde, ovvero i prestomaci dei ruminanti non lavati e non sbiancati (cosa che appunto conferisce il colore verde). Sono ricchissimi di sostanze benefiche per i nostri amici.
Tutte queste componenti formano una perfetta ciotola BARF!
La dieta BARF provoca spesso molte reazioni opposte: c’è chi la ama e chi la odia.
Questo perché comporta molti benefici, ma sicuramente anche dei rischi importanti che non vanno sottovalutati o presi alla leggera. Vediamoli insieme nel dettaglio.
Benefici di una dieta BARF nel cane
Primo fra tutti, c’è la qualità e la purezza delle materie prime.
Tutti gli ingredienti di una buona dieta BARF sono naturali, senza lavorazioni o processi di cottura che possono alterare le composizioni nutritive.
Sicuramente molto dipende dalla provenienza delle carni: se le prendiamo da un allevamento intensivo, saranno più trattate e con rischio di residui di farmaci rispetto ad un allevamento biologico.
In ogni caso, le carni utilizzate per la BARF sono le stesse destinate al consumo umano, quindi proprio quelle che mangereste anche voi! Potrete vedere con i vostri occhi e scegliere cosa mettere nella ciotola del vostro amico, senza scendere a compromessi.
Tra i vari benefici riportati da chi fa dieta BARF, salvo intolleranze soggettive che vanno attentamente analizzate, vengono elencati un manto più lucido, orecchie senza più otiti, occhi puliti e non arrossati, ghiandole perianali che non si infiammano, denti senza tartaro e quindi alito più profumato (grazie all’azione di pulizia meccanica data dalla masticazione delle ossa).
Non esistono ancora prove scientifiche al riguardo, ma sicuramente nella BARF mancano tutte le lavorazioni e i processi di trasformazione del cibo commerciale, nonché additivi e aggiunte che spesso possono creare disturbi ai nostri amici. Un vantaggio tangibile è la minor produzione di feci, poiché, non essendoci aggiunte o riempitivi, i nostri cani assimilano tutto quello che gli serve e gli scarti rimanenti sono pochissimi!
Un altro beneficio da non dimenticare? Il divertimento! Sì, perché ai nostri cani piace moltissimo mordicchiare, rompere e strappare, e la BARF consente questa attività che per i nostri amici è estremamente appagante e soddisfacente, nonché un ottimo passatempo.
Rischi di una dieta BARF nel cane
Veniamo alla nota dolente. La BARF purtroppo non è esente da rischi ed è bene conoscerli per non sottovalutarli ed incorrere in problemi di salute anche gravi.
Dal momento che tutti gli ingredienti sono crudi, esiste un rischio di contaminazione da parte di batteri, virus e altri microorganismi che può coinvolgere chi manipola gli alimenti, nonché gli animali stessi.
Bisogna quindi prestare attenzione. Rispettare sempre le buone norme igieniche quando si prepara una ciotola BARF, evitando questa dieta se in casa sono presenti bambini, donne in gravidanza o persone fragili o immunodepresse.
Anche se le carni BARF sono spesso vendute congelate, ricordiamoci che questo non impedisce la replicazione di virus e batteri. Una volta scongelate, anzi, la replicazione si riattiverà anche più rapidamente di prima!
Un altro rischio molto importante consiste proprio in uno dei fondamenti della dieta BARF, ovvero l’ingestione di ossa crude.
Bisogna sapere quali ossa dare al proprio cane e conoscere la sua capacità masticativa, per non incorrere nel rischio di denti scheggiati o peggio perforazioni intestinali o occlusioni anche fatali. Per fortuna, in commercio esistono anche dei preparati di ossa macinate con polpa, così da non rischiare incidenti qualora non ci si sentisse a proprio agio con l’idea delle ossa intere. Per soddisfare il bisogno di masticazione dei nostri cani, si potrà ripiegare su snack sani e sicuri.
In conclusione
Una dieta BARF “fai da te” può anche portare a gravi squilibri nutrizionali, quindi è fondamentale che sia formulata specificamente per il vostro cane da un medico veterinario nutrizionista che saprà darvi tutte le indicazioni per farla in completa sicurezza.
Riassumendo, è molto importante saper scegliere l’alimentazione giusta per il vostro cane, ma consapevolmente. Una volta a conoscenza dei rischi e prese tutte le dovute precauzioni, la BARF può essere un’eccellente e gustosissima dieta per il vostro cane, noterete sicuramente la differenza!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DVM
- Pubblicato il Camilla Marchetti
Cottura sous vide per cani e gatti, un sano aiuto in cucina
Spesso i proprietari mi dicono di non avere tempo di cucinare nemmeno per loro stessi, ritenendo così la dieta casalinga troppo impegnativa in termini di tempo da dedicare alla preparazione dei pasti dei loro amici.
Non temete, in questo articolo scopriremo la cottura sous vide, un modo semplicissimo e sano di cucinare che vi farà risparmiare moltissimo tempo, così da avere porzioni sempre pronte!
Cos’è la cottura sottovuoto a bassa temperatura (sous vide)
Sous vide è un termine francese: si pronuncia “su vid” e significa “sotto vuoto”.
Quando è utilizzato nell’ambito della cucina, si riferisce ad alimenti che vengono cucinati in condizioni di temperatura controllata e stabile all’interno di buste sottovuoto (cottura sotto vuoto a bassa temperatura).
Come funziona la cottura sotto vuoto a bassa temperatura
La cottura sous vide è differente dai metodi di cottura tradizionali essenzialmente per due elementi:
- il cibo crudo viene inserito all’interno di specifici sacchetti di plastica e messo sottovuoto
- il cibo viene cotto utilizzando strumenti per riscaldarlo (roner) che permettono il controllo preciso della temperatura per un tempo preimpostato. Questo permette di non stracuocere gli alimenti rispettando le cotture a cuore
La sigillatura sottovuoto ha diversi vantaggi:
a) permette al calore di essere efficientemente trasferito dall’acqua al cibo
b) aumenta la durata di conservazione del cibo, eliminando il rischio di ricontaminazione
c) inibisce la perdita di sapore dovuta all’ossidazione
d) previene la perdita di sapore dovuta all’evaporazione di sostanze volatili e di umidità durante la cottura
e) riduce la crescita batterica aerobica
f) preserva sostanze nutritive e vitamine, nonché i liquidi di cottura
Questo si traduce in alimenti particolarmente saporiti e nutrienti, nonché in una carne più morbida e tenera. Infatti è comprovato che la cottura sottovuoto a basse temperature rende le fibre più morbide e scinde i legami tra proteine, zuccheri e grassi, permettendo di assimilarli più facilmente.
Cosa occorre per realizzare la cottura sous vide
Per cuocere sous vide il cibo dei vostri animali, vi basteranno pochissime cose
- Una macchina per il sottovuoto
- Dei sacchetti specifici per alimenti e per la cottura sottovuoto a bassa temperatura
- Un roner, ovvero una pompa di calore che mantiene la temperatura costante per il tempo da voi indicato attraverso una resistenza e una sonda
- Un contenitore apposito o una grande pentola dove riporre i sacchetti in cottura
Tutti questi materiali sono reperibili nei negozi di elettrodomestici o anche online, per un prezzo complessivo che si aggira tra i 100 e i 200 euro (per macchinari più professionali, il prezzo sale notevolmente). L’unica cosa che andrà riacquistata nel tempo, saranno i sacchetti per la preparazione, la cottura e la conservazione.
Cottura sous vide passo dopo passo
Prendete la fonte proteica, fresca o scongelata. Pesate la quantità giornaliera del vostro animale, o anche la quantità di un paio di giorni. Riponetela negli appositi sacchetti. Volendo, per i palati più esigenti, è possibile aggiungere nel sacchetto aromi ed erbe aromatiche, per rendere tutto più saporito. A questo punto, tramite la macchina del sottovuoto, eseguite il sottovuoto e la sigillatura, secondo le modalità specifiche per ogni apparecchio. Riponete i sacchetti in una grande pentola o nella vasca apposita, riempite di acqua e immergete il roner. Impostate la temperatura e il tempo di cottura ed il gioco è fatto! A fine cottura, ricordatevi di abbattere termicamente i sacchetti, mettendoli a bagno in acqua corrente molto fredda o se possibile con ghiaccio, per scongiurare il rischio di proliferazioni batteriche.
Temperature e tempi di cottura
Vi riportiamo i tempi di cottura da noi provati ed approvati per le proteine più comuni (ad uso animale). Per informazioni più specifiche, chiedete al vostro Medico Veterinario Nutravet di fiducia. I tempi variano anche in base alle dimensioni dei pezzi di carne e al peso del sacchetto, in questo schema sono riportati pesi per sacchetti da 1 kg e pezzi interi di circa 4 cm di altezza. Non abbiate paura di sperimentare, anche a seconda dei gusti del vostro amico!
POLLO/TACCHINO
64 gradi C° x 4.5 ore
MANZO/VITELLO
66 gradi C° x 10 ore
SARDE O PESCI PICCOLI
45 gradi C° x 12 min
SALMONE O MERLUZZO
55 gradi C° x 40 min
MAIALE (cuocere ad almeno 80 gradi a cuore per scongiurare il rischio del morbo di Aujeszky)
85 gradi C° x 10/12 ore
Volendo, è possibile preparare anche le verdure con la tecnica sous vide. La maggior parte delle verdure si cuoce a 90 gradi C° x 30 minuti (ricordatevi poi, salvo indicazioni diverse, di frullarle per renderle più digeribili).
Tempi di conservazione
Una volta che i sacchetti cotti sottovuoto sono stati correttamente abbattuti termicamente (raffreddati), è possibile conservarli per periodi molto più lunghi anche in frigorifero.
Ad esempio le carni, sia bianche che rosse, possono essere conservate nel frigorifero tra i 2 e i 4 gradi C° fino a 15 giorni.
Il pesce dura nelle stesse condizioni fino ad una settimana. Si possono conservare i sacchetti con dentro gli alimenti anche in freezer dai 3 ai 6 sei mesi. Basterà scongelarli in frigorifero, aprirli e riscaldarli prima di servire la ciotola. Una volta aperti i sacchetti del sottovuoto, è bene trasferire il cibo di uno o più giorni all’interno di un normale contenitore chiuso ermeticamente e riporlo in frigorifero.
Articolo della Dott.ssa Camilla Marchetti, DVM
- Pubblicato il Camilla Marchetti