Visita nutrizionale

Visita nutrizionale. Come si svolge?

Anche se la figura del Medico Veterinario esperto in nutrizione si sta sempre più diffondendo negli ultimi anni, capita ancora spesso di ricevere domande di persone incuriosite da questa branca della Medicina Veterinaria che non conoscevano. La domanda più comune è: come si svolge una visita nutrizionale?

Qual è il ruolo del Medico Veterinario Nutrizionista? Cos’è importante sapere?
Ve ne parlo in questo articolo.

Visita nutrizionale. Non sono tutte uguali!

Cominciamo col dire che non esiste uno standard, ovvero che non tutte le visite nutrizionali sono uguali.
Noi Medici Veterinari del gruppo Nutravet ci occupiamo di nutrizione in ottica “sistemica”.
Questo significa che le nostre visite non sono finalizzate alla semplice stesura di una dieta, ma alla valutazione del paziente nella sua interezza e non solo della sua patologia.

Per svolgere le nostre visite seguiamo tutti un metodo comune, ma ciascuno di noi ha competenze specifiche in ambiti diversi (dalla dermatologia, all’oncologia, alle medicine integrate) che vengono messe a disposizione del paziente e dei suoi familiari.

Tutti noi, inoltre, effettuiamo sia visite in presenza che consulenze in Telemedicina, ovvero a distanza. Questo ci permette di raggiungere ed aiutare anche famiglie che abitano lontano da noi, sia in Italia che all’estero. Vuoi saperne di più sulla Telemedicina? Ne parliamo qui e anche qui.

Perché chiedere una visita nutrizionale

I motivi per cui viene richiesta una consulenza con un Medico Veterinario esperto in nutrizione possono essere vari.
Le famiglie possono giungere da noi in maniera autonoma, contattandoci direttamente per cambiare o rivedere l’alimentazione dei loro animali oppure, come accade più spesso, possono essere indirizzate a noi dai colleghi curanti per impostare un piano nutrizionale in caso di patologie.

Nei pazienti patologici, il nostro intervento a volte è risolutivo, altre volte, invece, dobbiamo lavorare in sinergia con altri specialisti per ottenere dei risultati. Possiamo però affermare con certezza che la nutrizione ha un ruolo centrale nella gestione della maggior parte delle patologie.

Ma una corretta alimentazione è anche un potentissimo strumento di prevenzione. Per questo motivo sono sempre di più le famiglie che scelgono di nutrire gli animali con cui convivono con una dieta fresca, fin da quando sono cuccioli. Impostare e seguire una dieta fresca e bilanciata per un cucciolo è assolutamente fattibile e consigliabile, senza nessun tipo di controindicazione (ne parliamo qui e qui ).
Nel caso in cui non fosse possibile seguire una dieta fresca, il Medico Veterinario esperto in nutrizione potrà comunque essere una guida per una scelta ragionata e consapevole di una dieta commerciale.

L’importanza dell’anamnesi

Sia che si svolga in presenza che in Telemedicina, la prima parte della consulenza, quella più importante, è rappresentata dalla raccolta dell’anamnesi. Ovvero di una serie di dati riguardanti il paziente dalla nascita (o dalla sua adozione) in poi.

In questa fase della visita il Medico Veterinario esperto in nutrizione potrebbe chiedervi, ad esempio, se il vostro cane è nato con parto naturale o cesareo. Se è stato allattato naturalmente o artificialmente e se ha assunto farmaci (e quali) nel primo anno di vita.
Queste domande, all’apparenza strane o poco pertinenti, non solo hanno un senso, ma sono fondamentali per comprendere molti aspetti di patologie in atto o che potrebbero verificarsi in futuro.

In questa prima parte della visita, generalmente, vengono anche visionati e commentati eventuali referti di analisi e altre indagini diagnostiche. Anche questo è un passaggio fondamentale che ci aiuta ad essere più accurati e specifici nella successiva stesura del piano nutrizionale personalizzato.

Nel caso di visite in presenza, alla raccolta dell’anamnesi segue la visita clinica del paziente.

La visita clinica

Nel caso di visite in presenza, alla raccolta dell’anamnesi segue la visita clinica del paziente. Alcuni colleghi potrebbero decidere di visitarlo prima e non sarebbe di certo scorretto.
Personalmente preferisco farlo dopo per vari motivi, primo tra tutti quello di far familiarizzare l’animale con un ambiente nuovo, permettendogli di rilassarsi e di essere più collaborativo successivamente, senza stress per nessuno.

Durante la visita, otre al peso, verrà valutato il BCS (Body Condition Score), un punteggio che serve a stabilire se il paziente è sottopeso, sovrappeso o normopeso. Saranno auscultati torace e addome, valutati il cavo orale e la condizione dei denti, lo stato del pelo e lo stato generale dell’animale.

Tutti i dati raccolti durante la visita saranno registrati in una scheda clinica che sarà poi fornita, in copia, ai familiari insieme al piano nutrizionale.

Scelta e stesura del piano nutrizionale

Prima di procedere alla stesura del piano nutrizionale personalizzato, c’è un’altra tappa fondamentale: concordare coi familiari la scelta della tipologia di dieta (commerciale, casalinga, mista o BARF). Discutendo insieme i pro e i contro di ciascuna in relazione alle esigenze del paziente.
Ritengo questa una fase fondamentale perché la famiglia avrà un ruolo centrale nella gestione della dieta del proprio animale. Un piano nutrizionale “perfetto” sulla carta, ma non fattibile per i familiari, si rivelerà totalmente inutile per il paziente.

La formulazione della dieta potrebbe, infine, avvenire direttamente in visita o potrebbe richiedere qualche giorno. Questo dipende da diversi fattori quali il metodo di lavoro del professionista, il tempo a disposizione durante la visita, ma soprattutto le eventuali patologie del paziente.
Ci sono dei casi più complessi che richiedono un ulteriore studio successivo e altri approfondimenti prima di poter formulare il piano nutrizionale.

Non si tratta solo di “fare una dieta”, ma di iniziare un percorso basato sulla fiducia e sulla collaborazione reciproca. Il nostro lavoro non si conclude a fine visita, ma continua anche “dietro le quinte”!

Articolo della dott.ssa Marta Batti, DMV

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