Alimentazione per la cagna in gravidanza

L’importanza dell’alimentazione per la cagna in gravidanza

La gravidanza rappresenta un momento fisiologico estremamente delicato per i nostri animali. In questa fase l’alimentazione riveste un ruolo centrale sia per la madre che per i cuccioli. Svolge sia un’azione preventiva su alcune patologie sia di supporto per le funzioni fisiologiche e per il sistema immunitario di entrambi. In questo articolo vedremo come cambiano i fabbisogni delle gestanti, quali alimenti sono più indicati in gravidanza e quali integrazioni funzionali possiamo fornire alle future mamme.

La gravidanza nei nostri animali può essere un evento programmato o del tutto inaspettato. Infatti, se è vero che la sterilizzazione negli animali domestici è molto diffusa e spesso effettuata in età prepubere, la scelta di non sterilizzare il proprio animale o di farlo in età adulta, almeno dopo il secondo calore (come indicano le attuali linee guida sulla sterilizzazione) è sempre più frequente. Questo può portare a gravidanze non programmate. Nel caso delle cosiddette fattrici, invece, gli allevatori pianificano le future gravidanze con particolare attenzione. Soprattutto in quest’ultimo caso, possiamo intervenire con l’alimentazione anche prima dell’accoppiamento, per migliorare la fertilità delle fattrici e la futura gravidanza.

Cos’è importante conoscere sull’alimentazione per la cagna in gravidanza?

Se la gravidanza è programmata. L’importanza dell’alimentazione per la cagna in gravidanza.

Un fattore fondamentale da considerare quando si programma una gravidanza è che la cagna arrivi al momento dell’accoppiamento in peso forma.

Questo è un requisito molto importante. Un peso forma non ideale potrebbe portare a serie problematiche. Quali ridotta ovulazione, ridotto numero di cuccioli e scarso peso alla nascita e aumento della incidenza di distocie (problemi durante il parto).

Già da questa fase possiamo aiutare la futura gestante con delle integrazioni funzionali ad hoc, quali acidi grassi Omega tre (EPA e DHA) e acido Folico.

Come variano i fabbisogni in gravidanza

Durante le prime 4-5 settimane, il fabbisogno energetico della cagna non subisce sostanziali variazioni. 

Dalla quinta settimana di gestazione in poi, occorre invece prevedere un incremento della razione giornaliera, che va dal 25% al 50% rispetto a quello di mantenimento, in dipendenza dal numero di cuccioli.

Durante la gravidanza una quota consistente dell’energia dovrebbe provenire dai carboidrati, in quanto i feti utilizzano esclusivamente il glucosio per il loro metabolismo energetico. Nel caso non si vogliano o non si possano inserire i carboidrati in gravidanza, è certamente possibile impostare una dieta “no carbo”, sopperendo ai fabbisogni tramite grassi e proteine, ma è fondamentale che tale dieta sia formulata da un Medico Veterinario molto esperto in nutrizione e non improvvisata.

Anche l’apporto proteico, in gravidanza, deve essere adeguato. Soprattutto è importante che le proteine fornite siano di elevato valore biologico (proteine animali da carne, pesce e derivati). Per evitare fenomeni di costipazione, frequenti nelle ultime fasi di gravidanza, potrebbero venirci in aiuto alcuni alimenti che spesso si utilizzano nelle formulazioni casalinghe per cagne gestanti. Come il latte vaccino e gli organi, come milza e fegato. A tal proposito potrebbe risultare vantaggiosa la somministrazione di polvere di cuticole di psillio, partendo da mezzo cucchiaino raso al giorno e aumentando la dose a seconda della taglia dell’animale e dell’effetto ottenuto.

In caso di animali intolleranti agli alimenti sopra citati o in soggetti che seguono un’alimentazione commerciale, è sempre consigliabile seguire i consigli del proprio medico veterinario nutrizionista. 

Il parto della cagna e l’alimentazione nei giorni peri-partum

Negli ultimi due tre giorni di gravidanza  la cagna potrebbe manifestare inappetenza. Si tratta di una evenienza fisiologica che serve, tra le altre cose, per avere l’intestino libero al momento del parto. In questo caso la futura madre non va forzata a mangiare. 

Durante il parto è importante lasciare acqua fresca sempre disponibile.

Subito dopo il parto si può somministrare alla cagna una zuppa ricostituente a base di alimenti iperdigeribili e nutrienti. Anche in questo caso, se la cagna manifesta inappetenza nelle primissime ore dopo il parto, è bene non forzarla a mangiare.

L’alimentazione per la cagna in gravidanza

Quali sono i pericoli di una dieta non bilanciata in gravidanza

Una malnutrizione delle femmine in gravidanza si può tradurre facilmente in conseguenze anche gravi, non solo per la madre, ma anche per i cuccioli.

In particolare, carenze proteiche e di carboidrati, possono portare ad un aumento della mortalità neonatale e/o alla nascita di cuccioli sottopeso, nonché a problemi immunitari nei cuccioli stessi.

Anche carenze o eccessi di Vitamine, in particolare Vitamina D e Vitamina A, possono portare a cucciolate meno numerose e/o malformazioni congenite nei cuccioli.

Un’altra carenza che si verifica molto frequentemente è quella di Zinco, che è un elemento fondamentale per numerose funzioni dell’organismo e del sistema immunitario. La sua carenza in gravidanza può portare a cucciolate ridotte e, nei casi più gravi, a riassorbimento fetale. E’ pertanto consigliabile una integrazione di Zinco durante la gestazione.

Integrazioni funzionali nell’alimentazione per la cagna in gravidanza

Come abbiamo già in parte accennato, alcune integrazioni funzionali, come Acido Folico e acidi grassi Omega 3 (EPA e DHA) dovrebbero essere iniziate ancor prima dell’accoppiamento e prolungate durante tutta la gravidanza. L’acido folico è particolarmente importante nelle razze brachicefale per prevenire la palatoschisi

E il Calcio va integrato?

Partiamo dal presupposto che, se la dieta è correttamente bilanciata, aggiungere un supplemento di calcio sotto forma di compresse, fiale o polveri, potrebbe addirittura risultare dannosa. Provocando un’inibizione del PTH (paratormone) con conseguente ipocalcemia post partum (c.d. eclampsia puerperale). 

In linea di massima, se la gestante è nutrita con un alimento commerciale completo, questo conterrà già calcio e vitamine in quantità sufficienti a coprire i fabbisogni.

In caso di dieta casalinga, sarà il medico veterinario nutrizionista ad indicarvi gli integratori più corretti da utilizzare e le quantità esatta da somministrare.

La dieta BARF, invece, è una dieta che, di base, non prevede l’uso di integratori, perché il calcio e le vitamine sono fornite attraverso gli alimenti stessi (ossa polpose e organi). Tuttavia, soprattutto durante una fase così delicata come la gravidanza, il consiglio è quello di non improvvisare. Farsi seguire da un medico veterinario nutrizionista esperto in questo tipo di alimentazione permette di evitare problemi.

Infine, l’utilizzo di probiotici può risultare utile in quanto la gravidanza, il parto e l’allattamento rappresentano un momento di forte stress per l’organismo e lo stress è sempre nemico del microbiota intestinale della madre, che sarà poi trasferito ai cuccioli al momento il parto.

Articolo della dott.ssa Marta Batti, DMV

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