Toxoplasma GONDII, facciamo chiarezza
Il toxoplasma è un parassita intracellulare obbligatorio, Infetta tutti i vertebrati ha recettori che gli consentono di entrare in tutte le cellule dell’organismo. Infetta un terzo della popolazione mondiale con una prevalenza dal 12 al 90% a seconda delle zone, è inversamente proporzionale all’igiene, alle abitudini sanitarie e all’educazione.

Ha 3 fasi vitali molto diverse tra loro: sporozoiti, tachizoiti e bradizoiti.
Gli sporozoiti si trovano nelle feci dei gatti infetti dopo 1-5 giorni dall’emissione. Perché si formino serve ossigeno, umidità e temperatura adeguata. Sono forme di resistenza. Sopravvivono nell’ambiente per anni e resistono alla maggior parte dei disinfettanti
I tachizoiti sono le forme a rapidissima replicazione e invadono tutti i tessuti e, una volta raggiunti, diventano bradizoiti che replicano lentamente
Il gatto è l’unica specie in cui il parassita compie il ciclo completo: enterico, epiteliale e sessuale. I felini domestici si infettano mangiando prede vive contenenti nelle loro carni i bradizoiti tessutali che, nell’intestino, diventano tachizoiti replicandosi nelle cellule della parete intestinale. Il toxoplasma all’interno degli enterociti compie anche il ciclo sessuale e successivamente compariranno le oocisti nelle feci. Una volta emesse le feci diventano infettanti dopo 1-5 giorni.
Gatto produce oocisti e le dissemina nell’ambiente solo per un periodo di tempo breve ( pochi giorni o settimane).
Cosa succede nell’uomo?
L’uomo si infetta mangiando carne cruda contenente bradizoiti, verdure crude o altri alimenti contaminati con oocisti provenienti da feci di gatto contenenti sporozoiti
I bradizoiti o gli sporozoiti ingeriti, passano la lamina propria dell’intestino e come tachizoiti attraverso linfatici e sangue penetrano in tutte le cellule dell’organismo dove si replicano distruggendole
Successivamente la risposta immunitaria (umorale e cellulomediata) attenua la replicazione portando alla formazione delle cisti tissutali contenenti bradizoiti.
I segni e i sintomi sono: linfoadenopatia latero-cervicale, astenia, cefalea, mal di gola, dolori ossei e muscolari, febbre, epato-splenomegalia e nell’80% dei casi è subclinica o asintomatica.
Esistono poi casi di toxoplasmosi primaria complicati da sintomi gravi, quali corioretinite, encefalite, oltre a sintomi autoimmuni per causa di immunocomplessi che si depositano nei tessuti.
I bradizoiti non sono accompagnati da infiammazione e persistono per tutta la vita dell’ospite e si localizzano prevalentemente a livello di SNC, muscoli e organi interni. I bradizoiti sono sorvegliati dal sistema immunitario se “normalmente funzionante”mentre si possono riattivare durante terapie immunosoppressive o a seguito di patologie che danneggiano il sistema immunitario (AIDS).
Se la toxoplasmosi colpisce una donna in gravidanza possiamo avere: prematurità, ritardo di accrescimento intrauterino, ittero, epatosplenomegalia, miocardite, polmonite ed eruzioni cutanee.
Il coinvolgimento neurologico nei neonati comprende corioretinite, idrocefalo, calcificazioni endocraniche, con microcefalia e convulsioni. La triade classica è costituita da corioretinite, idrocefalo e calcificazioni endocraniche.
Se l’infezione avviene nel primo trimestre di gravidanza, la trasmissione transplacentare sarà bassa (15%), ma la malattia nel neonato sarà più grave
Se l’infezione invece avviene durante il terzo trimestre di gravidanza, la trasmissione sarà alta (65%), il neonato sarà asintomatico alla nascita, ma con una incidenza più alta di avere sequele neurologiche croniche e ritardi di apprendimento rispetto a bambini non infetti.
Toxoplasma GONDII: Prevenzione
Questa infezione si previene con il test sierologico in previsione di una gravidanza (IgM, IgG). Nelle donne sieronegative o negli immunodepressi è bene evitare qualunque tipo di carne cruda o salata, in particolare di pecora, capra, maiale e cavallo, le carni più sicure sono pollo e manzo.
I bradizoiti sopravvivono per giorni/settimane nella carne mantenuta a temperatura ambiente o a 4°. Congelando la carne a -20° si inattivano in parte, la cottura a 66° per 20 minuti inattiva le cisti tissutali, mentre la salagione non uccide i parassiti.
- Evitare verdure fresche, specie se provenienti da orti, evitare la geofagia.
- Usare i guanti quando si lavora con la terra o quando si manipola carne cruda.
- Bollire l’acqua se non sicura
- Congelare la carne per 3 gg prima di cucinarla
- Controllare in ambiente domestico mosche e scarafaggi che possono veicolare la toxoplasmosi a noi e ai nostri gatti.
Toxoplasma GONDII: E i nostri gatti?
Nel periodo della gravidanza, non alimentare i gatti con carne cruda e non consentire al gatto di cacciare in particolare topi e uccellini, specie i pettirossi che sono spesso infetti.
Pulire la lettiera tutti i giorni con i guanti usando acqua bollente e sapone, smaltire le feci in modo sicuro, utilizzare i sacchetti per lettiere
Inutile testare i gatti perché, se sieronegativi, o non sono mai stati esposti, oppure potrebbero essere comunque nella fase di diffusione della malattia
I gatti, quindi per la sicurezza della gestante vanno tenuti in casa e alimentati con carne cotta e cibi industriali.
Articolo della Dr.ssa Monica Serenari, DVM