Quando il nostro cane ha tosse il nostro primo pensiero è una patologia dell’apparato respiratorio, ma non sempre è così, potrebbe trattarsi di tosse da reflusso!
La tosse infatti è un sintomo che può avere diverse cause scatenanti: patologie polmonari, cardiopatie, malformazioni e molte altre tra cui patologie dell’apparato digerente.
In particolare ci riferiamo al reflusso gastroesofageo che è una patologia sempre più diagnosticata nei nostri animali e come nell’uomo è responsabile della tosse da reflusso”
Vediamo insieme quali sono i segni clinici di una tosse legata a disturbi digestivi e come possiamo intervenire con l’alimentazione.
Quali possono essere le cause di tosse? Quali indagini possono aiutare per la diagnosi?
La tosse può essere causata da varie patologie anche gravi e identificarle a volte non è così semplice.
La visita clinica dal vostro veterinario di fiducia e alcuni esami strumentali sono essenziali per individuare l’origine della tosse.
Vediamo quali sono gli esami utili in questo caso:
- Auscultazione cardio polmonare per identificare eventuali soffi cardiaci o anomalie dei rumori polmonari.
- Valutazione cardiologica nel caso in cui l’auscultazione rilevi alterazioni.
- Radiografia del torace per visualizzare patologie del parenchima polmonare o della trachea (es. collasso tracheale) o dilatazione esofagea.
- Endoscopia delle vie aeree e digerenti.
Nel caso in cui non si rilevino anomalie cardiologiche o polmonari si dovranno prendere in considerazione anche patologie dell’apparato digerente.
In particolare il reflusso gastroesofageo (anche detto GERD) può essere causa della così detta tosse da reflusso e non è una patologia semplice da diagnosticare.
Per facilitare la diagnosi è utile fare attenzione ad alcuni aspetti del sintomo “tosse”: frequenza, intensità, eventuale espettorato, modalità d’insorgenza.
Tosse da reflusso gastroesofageo (GERD)
Nell’uomo il reflusso gastroesofageo è una patologia molto studiata e relativamente frequente.
Negli ultimi anni anche in medicina veterinaria, grazie ai progressi degli studi e mezzi diagnostici sempre più all’avanguardia si sta rivelando una patologia più comune del previsto.
Il reflusso gastroesofageo consiste in un ritorno di materiale gastrointestinale e/o ingesta nel lume esofageo.
Questo fenomeno è dovuto a un’incompetenza dello sfintere esofageo inferiore.
Lo sfintere esofageo inferiore (cardias) ha il compito di permettere il passaggio del materiale alimentare dall’esofago allo stomaco e di serrarsi immediatamente dopo questo passaggio.
In caso di mancata contrazione del cardias o di un suo scarso tono avviene la risalita di materiale gastrointestinale nel lume esofageo.
Il materiale che dallo stomaco ritorna in esofago è ricco di acidi gastrici, enzimi digestivi e sali biliari che a contatto con la mucosa esofagea provocano irritazione e a lungo andare erosione della stessa.
La patogenesi del reflusso gastroesofageo non è ancora ben nota, ma sembrano partecipare diversi fattori:
- Vomito cronico
- Ernia iatale
- Patologie neuromuscolari che alterano la chiusura dello sfintere esofageo inferiore
- Anestesia
Il materiale acido che ristagna in esofago può venire aspirato dall’apparato respiratorio causando anche in questa sede irritazione dei bronchi con insorgenza di bronchiti croniche, polmoniti e quindi tosse.
Quali sono le caratteristiche della tosse da reflusso?
La tosse da reflusso è generalmente una tosse secca, spesso sembra che il cane provi a vomitare ma non viene espulso nessun materiale, si verifica più frequentemente dopo che il cane è stato sdraiato o ha dormito.
Molto spesso questo tipo di tosse è accompagnato anche da altri sintomi riferibili al reflusso gastroesofageo.
Per esempio, i cani che soffrono di reflusso gastroesofageo possono presentare: alitosi, nausea, si leccano spesso le labbra, sbadigliano insistentemente, rifiutano il pasto (soprattutto quello del mattino).
Al momento della visita clinica è importante riportare queste preziosissime informazioni che saranno di grande aiuto per arrivare alla diagnosi.

Come possiamo intervenire?
In caso di reflusso gastroesofageo si deve ricorrere a una terapia combinata farmacologica, alimentare e nutraceutica.
Nei casi più gravi potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci come inibitori di pompa protonica e antiacidi, che nel lungo periodo possono causare diverse problematiche come la disbiosi.
In commercio ci sono molti integratori a base di sodio arginato e fitoterapici che agiscono sulla mucosa gastroesofagea con effetto lenitivo e ostacolano la risalita del materiale gastrico.
Dal punto di vista alimentare è utile la divisione della razione giornaliera in un alto numero di pasti. In molti casi somministrare uno snack prima di dormire aiuta a diminuire l’acidità gastrica che si viene a creare durante il digiuno notturno.
È consigliabile rialzare il piano delle ciotole in modo da favorire meccanicamente l’avanzamento del bolo alimentare.
È importante scegliere una dieta iperdigeribile con un moderato contenuto di grassi e di fibre.
Laddove possibile una dieta no carb è preferibile rispetto ad una dieta con carboidrati.
Articolo della dott.ssa Giulia Moglianesi, DMV