L’alimentazione in oncologia veterinaria
Quando un animale è affetto da malattia tumorale c’è bisogno di sostenere al meglio tutto l’organismo. Il primo alleato che ci viene incontro è l’alimentazione.
Che dieta possiamo scegliere in corso di neoplasia? Qual è il ruolo dell’alimentazione in oncologia?
I tumori in medicina veterinaria e l’alimentazione in oncologia
Purtroppo anche ai nostri animali capita di ammalarsi di tumore.
Quello della diagnosi è sempre un momento molto difficile e delicato, sia per loro che per la loro famiglia.
A volte i tumori si manifestano in maniera molto evidente, mentre altre volte i sintomi sono subdoli e servono vari percorsi diagnostici prima di riuscire ad avere una diagnosi definitiva.
Tutte queste situazioni, insieme allo stress della famiglia (ricordiamoci sempre che gli animali percepiscono le nostre emozioni!) possono sicuramente portare ad un risentimento da parte dell’intero organismo. Con conseguente indebolimento del sistema immunitario, peggioramento del quadro clinico complessivo e degli eventuali effetti collaterali di alcune terapie.
Le terapie mirate a sconfiggere o rallentare i tumori, come in medicina umana, prevedono a volte la chirurgia, a volte la chemioterapia, a volte la radioterapia. Altre volte una combinazione di alcune o tutte e tre.
Per quanto i farmaci chemioterapici in medicina veterinaria diano meno effetti collaterali di quelli che pensiamo e ci aspettiamo, si tratta comunque di farmaci molto potenti. Possono indebolire l’organismo ed il sistema immunitario e provocare qualche disturbo. Inoltre, se partiamo con un sistema immunitario più debole o con una flora intestinale meno forte e sana, potremmo avere effetti collaterali più marcati ed evidenti.
Ecco perché una dieta studiata a misura di paziente e della sua malattia neoplastica può sicuramente venirci in aiuto. Vediamo come.
L’alimentazione in oncologia e la dieta individualizzata
Partendo dal presupposto che ogni animale è un individuo diverso da tutti gli altri, che possono essere presenti altre patologie concomitanti e che ogni tumore è diverso sia per la sua natura che per gli effetti che può provocare sull’organismo, possiamo fare molto con una dieta naturale.
La dieta naturale (casalinga o Barf, vedremo meglio più avanti) ci permette di adattare la dieta ad ogni singola necessità del nostro animale. Tenendo sempre in considerazione tutte le sue caratteristiche e modulando ingredienti, quantità ed integrazioni in base alle esigenze di quello specifico momento. La dieta infatti si può sempre modificare al variare delle condizioni generali!
In caso di malattia oncologica, come si evince da molti studi in medicina umana, potrebbe essere particolarmente indicata una dieta chetogenica.
La dieta chetogenica (o simil chetogenica)
La dieta chetogenica prevede che l’energia che traiamo dagli alimenti derivi principalmente dai grassi e, in minor percentuale, dalle proteine. Contrariamente a quanto avviene generalmente, quando il glucosio dei carboidrati fornisce la maggior parte dell’apporto energetico all’organismo.
I carboidrati, in questo tipo di dieta, non vengono utilizzati se non in piccolissima percentuale e solo di determinate tipologie. In questo modo il corpo formerà a partire dai grassi i cosiddetti corpi chetonici (da qui il nome della dieta), non avendo a disposizione il glucosio.
Questo risulta molto utile in corso di malattia neoplastica: molti tumori, infatti, utilizzano il glucosio come nutrimento. Quindi meno gliene daremo con l’alimentazione, meno saranno in grado di nutrirsi e crescere.
Inoltre, il picco di insulina che si crea dopo il pasto sembra sia associato all’innalzamento di alcuni fattori che stimolano la crescita tumorale.
In medicina veterinaria è difficile adattare al cento per cento il modello di dieta chetogenica utilizzato in umana. Per questo infatti si parla di dieta simil chetogenica. Un esempio può essere una dieta casalinga senza carboidrati con un’alta percentuale di grassi.
Questi grassi, oltre ad essere introdotti gradualmente e sempre verificando la risposta dell’animale, non saranno scelti a caso: prediligeremo sempre acidi grassi a corta e media catena. Come l’olio di cocco o l’MCT oil, in quanto più digeribili e con numerose proprietà benefiche per tutto l’organismo (qui potete approfondirne le proprietà).
La dieta BARF
La dieta BARF sembrerebbe perfetta per soddisfare tutti i requisiti di una dieta chetogenica, dal momento che è composta principalmente da grassi e proteine e non prevede l’utilizzo di carboidrati.
Purtroppo però se l’animale deve effettuare dei trattamenti chemioterapici non è consigliabile a causa della possibile depressione del sistema immunitario (Ne abbiamo parlato in questo articolo).
Tumori e disbiosi: il ruolo dell’alimentazione in oncologia
Spesso al tumore è associata anche la disbiosi, ovvero l’alterazione del microbiota (la cosiddetta flora intestinale). Alcuni tipi di tumori gastroenterici sono strettamente collegati a stati di enteropatia cronica e disbiosi: i tumori si nutrono di infiammazione, e dove c’è infiammazione c’è più probabilità di sviluppo neoplastico.
Forme croniche di enteropatia a grande componente infiammatoria possono nel tempo predisporre all’insorgenza di tumori, proprio come avviene in medicina umana.
Una delle prime cose da fare sarà prendersi cura del microbiota, per ristabilire l’equilibrio dell’apparato gastroenterico ma anche di tutto l’organismo e del sistema immunitario (ne abbiamo parlato anche qui).
Il miglior modo per nutrire il microbiota è attraverso la giusta alimentazione. Sappiamo quanto anche per noi una dieta sana e naturale possa fare la differenza sotto molti punti di vista, rinforzando l’intestino, il microbiota e migliorando la salute di tutto l’organismo.
Possono venirci in aiuto anche i probiotici, ovvero i fermenti lattici, che saranno sempre scelti e valutati per ogni singolo animale e per le sue esigenze.
Integrazioni per l’alimentazione in oncologia
Per sostenere al meglio l’organismo affetto da malattia tumorale, soprattutto se si devono affrontare terapie, ci sono molte integrazioni che possiamo prendere in considerazione.
Prime fra tutte gli Omega 3, dal potente effetto antinfiammatorio (vediamoli meglio qui).
A seconda del tumore, dello stadio della malattia e delle esigenze dell’animale, saranno un grande supporto anche antiossidanti (vitamina E e C), melatonina, vitamina D, prebiotici e probiotici per il benessere intestinale, curcuma ed altri fitoterapici (Puoi approfondire in questo articolo).
Fino ad arrivare anche alla cannabis medicinale, utile non solo per il controllo del dolore ma anche in caso di nausea indotta sia dal tumore stesso che dai farmaci (le proprietà della cannabis medicinale sono moltissime, ne abbiamo parlato qui).
Qualche considerazione
Non arrendiamoci mai davanti ad una brutta diagnosi, si può sempre fare molto per aiutare il nostro animale a stare bene e sostenerlo al meglio.
Ricordiamoci che la cosa più importante per il suo benessere è la qualità della vita, e un’ottima ciotola è sempre un momento di gioia!
Articolo della dott.ssa Camilla Marchetti, DMV