Cane anziano

Il cane anziano: una gestione integrata 

La terza e quarta età viene raggiunta sempre più spesso dai nostri cani.
Come possiamo aiutare un cane anziano ad invecchiare con stile?

Quando si può parlare di cane anziano?

Per il cane, l’aspettativa di vita è inversamente proporzionale alla taglia: in genere infatti più un cane è piccolo, più vive a lungo. Per questo motivo un cane di razza gigante come un alano può essere definito anziano già a 7 anni, quando un suo coetaneo barboncino invece è ancora un adulto. Possiamo dire che le razze medio-piccole diventano anziane intorno agli 11 anni, quelle grandi intorno ai 9.

Come si invecchia

Invecchiare è fisiologico. E’ un processo multifattoriale dove la genetica ha un ruolo importante ma ci sono altre componenti sulle quali possiamo lavorare, come l’alimentazione, lo stress, lo stile di vita, il benessere emozionale.

Quando un organismo invecchia, va incontro ad un declino immunitario, endocrino e neurologico. Infiammazione cronica di basso grado e stress ossidativo sono alla base di questo processo e lo velocizzano.

Su questi aspetti, la nutrizione e le integrazioni possono fare la differenza.

Le malattie più frequenti nel cane anziano

I problemi legati al peso sono estremamente comuni nell’animale anziano, in particolar modo sovrappeso e obesità. La perdita di massa muscolare, tipica di un organismo invecchiato, la possiamo riscontrare sia negli animali molto magri che in quelli grassi, anche se camuffata visivamente dal tessuto adiposo.

Anche la mente può invecchiare: la disfunzione cognitiva del cane presenta molte analogie con l’Alzheimer umano e può presentarsi in modi diversi (disorientamento spazio temporale, alterazioni del ciclo sonno-veglia, eliminazioni inappropriate…). Può iniziare in maniera quasi impercettibile e poi aggravarsi con il tempo.

La prevenzione per il cane anziano

Se la genetica non la possiamo cambiare, possiamo però agire su tutti i fattori che influenzano l’invecchiamento.

Cosa buona e giusta è ravvicinare i controlli con il nostro medico veterinario di base e effettuare periodicamente le analisi del sangue. Per invecchiare al meglio bisogna agire su tre fronti: alimentazione, integrazione e attività fisica.

Cosa deve mangiare un cane anziano?

Prima di parlare di cosa deve essere messo nella ciotola del nostro vecchietto, è importante valutare il suo stato di nutrizione: sta dimagrendo troppo o sta prendendo peso?

Lo scopo della dieta è quello di recuperare e mantenere il peso forma. La malnutrizione, presente sia negli animali troppo magri che troppo grassi, è molto frequente nei soggetti non più giovani. 

Per i nostri cani anziani le proteine non devono mai mancare e devono essere di elevato valore biologico. Sono pochissime le patologie che necessitano di una riduzione proteica. Si sente spesso che è necessario “alleggerire” la dieta dell’anziano: in verità il cibo deve essere ricco e altamente digeribile se vogliamo supportare il nostro animale in questa fase delicata della sua vita. Anche i grassi devono essere sempre presenti, per i loro ruoli energetici e strutturali. Una buona fetta dei grassi in una dieta per cani anziani sarà data da acidi grassi a corta catena (olio di cocco o mct oil), che hanno un ruolo benefico anche sulle capacità cognitive.

La fibra per i soggetti di una certa età è importantissima: il giusto mix di fibra solubile e insolubile garantirà il corretto funzionamento dell’apparato digerente e nutrirà il microbiota intestinale.

Quali integrazioni funzionali?

L’integrazione di sostanze antiossidanti è fondamentale per contrastare l’ossidazione tipica dell’invecchiamento.
Via libera quindi a sostanze con proprietà antiossidanti come omega 3 (soprattutto EPA e DHA), capaci anche di migliorare il decadimento cognitivo. Vitamina C, vitamina E, coenzima Q10 e acido alfa-lipoico sono altre sostanze molto efficaci.
Concorda sempre con il tuo veterinario il piano di integrazioni più adatto per il tuo cane.

L’età che avanza non è mai una controindicazione al movimento

Il movimento è vita

L’età che avanza non è mai una controindicazione al movimento. La quantità di movimento deve essere sempre commisurata alle possibilità del cane, ma mantenere in attività l’apparato muscolo scheletrico è di vitale importanza. Sarebbe meglio fare piccole passeggiate durante tutta la giornata piuttosto che lunghi giri, per permettergli di recuperare più rapidamente. Il tono muscolare deve essere sempre preservato e passeggiate e nuoto, se possibile, sono le attività più indicate.

Gestire un cane anziano in casa a volte è una vera sfida ma dovete appoggiarvi al vostro veterinario di fiducia così da affrontarla insieme. La routine famigliare spesso deve adattarsi alle nuove esigenze del cane ma invecchiare insieme è un’avventura bellissima!

Articolo della dott.ssa Chiara Dissegna, DMV

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