I cani possono mangiare il formaggio?
Noi italiani li amiamo tanto e ne abbiamo mille tipi, ma i cani possono mangiare il formaggio? In questo articolo approfondiamo la questione dei diversi tipi di formaggio, della loro composizione e formulazione, quale formaggio dare e quanto darne al nostro cane.
Una delle domande che chiunque si è posto almeno una volta è se i cani possono mangiare il formaggio.
Dopo aver sottolineato, come sempre, che ogni cane è unico e la persona più adatta a consigliare un determinato regime alimentare è il vostro medico veterinario esperto in nutrizione, vediamo di riassumere i concetti più importanti per capire se sia giusto o sbagliato dare formaggio ai nostri cani.
I cani possono mangiare iI formaggio? Partiamo da classificazione e composizione
Il formaggio è un prodotto derivato dalla coagulazione del latte.
Una sua classificazione viene fatta in base alla consistenza: esistono formaggi a pasta molle, semidura e dura.
La sua composizione chimica invece dipende da quella del latte di partenza, che può essere di pecora, di capra, di mucca e di bufala.
I grassi e le proteine, quindi, sono variabili e così anche le proprietà alimentari: esistono formaggi più o meno grassi, quindi più calorici dal punto di vista nutrizionale.
Prima di analizzare le esigenze dei nostri amici, occorre ricordare cos’è il lattosio: si tratta di uno zucchero presente nel latte e di conseguenza nel formaggio.
Tutti i mammiferi, che si nutrono di latte durante lo svezzamento possiedono fin da piccoli la lattasi, un enzima in grado di permettere la digestione del lattosio. Alcuni riescono a mantenere nel corso della vita questa capacità di digerirlo, altri invece possono perderla e diventare quindi intolleranti al lattosio.
Questa intolleranza si può sviluppare anche nel nostro cane ed è facile da riconoscere perché provoca disturbi intestinali, quali meteorismo, flatulenza, feci molli, costipazione, nausea e persino vomito, quindi facciamo attenzione!
Il formaggio è indispensabile nella dieta del nostro cane?
Da un punto di vista nutrizionale i cani sono definiti carnivori opportunisti, hanno quindi una ottima capacità di digestione di proteine e grassi. Non per questo però possiamo affermare che la loro dieta possa essere costituita unicamente da latticini.
Il formaggio non è sicuramente un alimento che, da solo, può costituire la base dell’alimentazione del cane.
Tuttavia, inserirlo come alimento complementare può costituire un arricchimento nutrizionale e di gusto.
Quale formaggio dare al nostro cane?
Essendo il formaggio un alimento abbastanza ricco di grassi, integrarlo regolarmente nella dieta del nostro cane potrebbe causare un aumento di peso. Bisogna quindi fare attenzione a non esagerare nelle quantità.
Pertanto è meglio scegliere formaggi magri come la ricotta, meglio ancora se “grass-fed” ossia ottenuti da animali allevati al pascolo e nutriti “ad erba”.
Altri formaggi che possiamo offrire al nostro cane sono:
– yogurt (da preferire le varianti bianche al naturale, senza zuccheri aggiunti)
– parmigiano, grana
– fiocchi di latte
– caciotte fresche di latte vaccino, pecorino, caprino o miste (esse rientrano però nei formaggi grassi e andrebbero offerte in minime quantità sporadicamente).
Da evitare tutti i formaggi piccanti o fortemente speziati.
I formaggi erborinati come ad esempio il gorgonzola, oltre ad essere molto grasso, risulta essere poco gradito al cane e può dare luogo ad effetti tossici in alcuni casi!
Quando ed in che modo è meglio somministrare il formaggio al nostro cane?
Il formaggio può essere utilizzato come appetizzante da aggiungere alla pappa oppure come trucco per favorire l’assunzione di farmaci o integratori.
Un’altra buona idea è quella di trasformare il formaggio in uno snack, oppure in un premio da offrire al nostro cane durante le attività di gioco.
Possiamo quindi concludere che, se i nostri amici a quattro zampe tollerano bene i latticini, il modo migliore per mantenerli in salute è somministrare formaggio con moderazione, utilizzandolo ad esempio come snack all’interno di una dieta completa e bilanciata.
Articolo della Dr.ssa Laura Mancinelli, DVM