Cibi vietati per cane e gatto. Quali sono?
Quali sono i cibi vietati per cane e gatto?
Aglio e cipolla, avocado e altri alimenti sono vietati a cani e gatti. In questo articolo parliamo della tossicità di alcuni cibi e di cosa fare in caso di ingestione.
Nella quotidianità del mio lavoro mi capita spesso di dover dire ed elencare ai proprietari di pet quali cibi sono vietati. Esistono degli alimenti infatti che per loro sono tossici e come tali possono avere delle gravi ripercussioni sulla salute.
Ecco l’elenco dei cibi vietati e dei danni, a volte irreversibili, che possono causare questi alimenti in caso di ingestione. Iniziamo in ordine alfabetico.
Aglio e Cipolla, due cibi vietati per cane e gatto
Cipolle, aglio, porro e erba cipollina sono tutte piante che appartengono allo stesso genere. Sono infatti piante bulbose molto aromatiche e tanto utilizzate sulle nostre tavole.
In seguito al taglio o alla masticazione si creano dei composti solforati responsabili di emolisi, ovvero la distruzione i globuli rossi, provocando così un’anemia emolitica.
E’ sufficiente un’ingestione di circa 15-30 grammi/kg di peso corporeo per provocare la distruzione di queste fondamentali cellule del sangue.
Inoltre esistono delle razze che sono più sensibili a questi alimenti quindi raggiungono la tossicità con dosi minori, come lo Shiba Inu e l’Akita Inu.
I sintomi più frequenti sono abbattimento, debolezza, dolore addominale e vomito, se non trattati in tempo i possono peggiorare provocando pallore delle mucose o colorazione giallastra per via dell’ittero.
Per chi volesse approfondire, rimandiamo a questo articolo della collega Chiara Dissegna che ne parla in particolare.
Avocado, un frutto tossico per cane e gatto
Le diverse parti di questo frutto possono avere una tossicità diversa, perché la persina, che è la sostanza responsabile di questa tossicità, si trova in concentrazioni diverse nel frutto.
La persina ha un’azione fungicida, innocua per l’uomo ma molto pericolosa per gli animali, sia gatti che cani. L’intossicazione provoca vomito, diarrea, difficoltà respiratorie e problemi cardiaci.
Può portare a morte l’animale in 12-24 ore.
Cioccolato, Caffè e tè: gli eccitanti da non dare a cane e gatto
Tutti e tre questi alimenti hanno in comune una sostanza tossica per i nostri animali, conosciuta con il nome di Metilxantine. È responsabile dell’azione eccitante sul sistema nervoso (che ci fa “svegliare”).
In particolare nel cioccolato è presente la teobromina, in concentrazione maggiore nel cioccolato fondente.
Nel caffè troviamo invece la caffeina e nel tè la teofillina.
La sintomatologia compare in seguito all’ingestione di 20mg/kg di peso corporeo.
I sintomi principali sono neurologici come iperattività, aritmie, vomito e incontinenza.
Etanolo, no alle merendine a cane e gatto
Questa sostanza oltre a trovarsi nelle bevande alcoliche può essere presente in diversi alimenti industriali, perché utilizzata come conservante. Per fare qualche esempio, la possiamo trovare nei panini al latte, nel pandoro o nelle merendine.
L’intossicazione da etanolo può avvenire anche in seguito all’ingestione di impasto di pane o pizza crudi. Oppure di frutta troppo matura. In questo caso l’etanolo si produce in seguito alla fermentazione a livello intestinale.
La sintomatologia si ha dopo circa un’ora dall’ingestione ed è principalmente neurologica. Con atassia, tremori, incoordinazione, vomito, disidratazione ed ipotermia.

Mi raccomando, fate sempre attenzione a ciò che date al vostro amico a quattro zampe!
Luppolo, attenzione soprattutto per alcune razze di cani
Nelle famiglie è sempre più frequente l’usanza di produrre la birra in casa. Per farla si utilizzano le infiorescenze delle piante Humulus lupulus. I composti presenti nel luppolo che danno tossicità ai cani sono diversi tra cui resine, idrocarburi, tannini e composti azotati.
L’ingestione del luppolo è stata associata allo sviluppo di ipertermia maligna ovvero uno stato febbrile molto grave. Oltre a questo importante stato febbrile l’animale può presentare vomito, ansimare e produrre urine marroni.
Esistono delle razze che sono maggiormente predisposte all’ipertermia maligna, come il Dobermann, il Border Collie, il Greyhound, i Retriver e razze nordiche.
Noci di Macadamia: frutti secchi tossici per cane e gatto
Le noci di macadamia, pur avendo una provenienza tropicale, sono uno snack sempre più frequente sulle nostre tavole. All’interno del seme contengono glicosidi cianogenetici.
Il meccanismo di tossicità è ancora sconosciuto e la dose tossica è molto variabile. Potrebbero bastare già delle piccole quantità come 0,7g/kg di peso per dare una sintomatologia, solitamente dopo 12 ore dall’ingestione.
I sintomi più comuni sono debolezza, vomito, pallore delle mucose, sintomatologia neurologica.
Uva e Uvetta, entrambe molto comuni e tossiche per cane e gatto
Tra i cibi tossici rientrano anche uva e uvetta sia fresca che disidratata.
Il meccanismo d’azione come per le noci di macadamia rimane ancora sconosciuto anche perché sono stati riportati casi di cani che dopo l’ingestione di 1 kg di uva passa non hanno avuto sintomi ed altri casi in cui anche solo con l’assunzione di 3 grammi per ogni kg di peso corporeo, quindi un piccolissimo assaggio, hanno avuto intossicazione.
I sintomi oltre a quelli generici di vomito, diarrea e abbattimento evolvono rapidamente provocando un danno renale più o meno grave, a volte irreversibile. In questo caso i sintomi sono aumento della sete e maggiore produzione di urina oppure assenza totale di urina.
Xilitolo, no a dolcificanti per cane e gatto
Lo xilitolo è un dolcificante che viene utilizzato spesso in prodotti ad uso umano “senza zucchero”, come diversi prodotti da forno, ma anche caramelle o chewing-gum.
Nel cane l’ingestione di questo dolcificante provoca rilascio di insulina causando delle crisi ipoglicemiche. I primi sintomi sono letargia e vomito, a seguire possono manifestarsi sintomi neurologici. Il cane potrebbe iniziare a camminare in modo scoordinato (atassia), fino a crisi convulsive e coma.
Inoltre l’ingestione dello xilitolo è stato associato anche a danno epatico.
Cosa fare se il il cane o il gatto hanno ingerito uno di questi alimenti vietati?
Solitamente si consiglia di far vomitare l’animale il più tempestivamente possibile dopo l’ingestione, in modo tale da espellere le tossine e cercare così di limitarne l’assorbimento.
In generale comunque è sempre necessario che l’animale venga monitorato nei giorni successivi quindi a volte è essenziale ricoverarlo per disintossicarlo e valutare successivamente se si sono verificati dei danni agli organi.
Quindi il mio consiglio è: se avete il sospetto che sia stata ingerita una delle sostanze tossiche elencate, chiamate il vostro medico veterinario di fiducia che vi dirà come agire nel modo più corretto.
Articolo della dott.ssa Francesca Parisi, DMV