L’alimentazione del gatto con insufficienza renale
Il gatto con insufficienza renale cronica ha esigenze nutrizionali molto precise.
In questo articolo approfondiamo esattamente cosa può mangiare e cosa deve invece essere evitato, oltre a quanto deve bere.
L’insufficienza renale cronica è purtroppo una delle patologie più frequenti, soprattutto nel caso del gatto anziano. Quando i reni cominciano a non poter svolgere più la loro funzione, in generale non si hanno sintomi fino a che non si arriva ad una percentuale di tessuto non funzionante maggiore al 75%.
Quando rimane in sostanza quindi meno di un quarto del tessuto renale di un gatto che può svolgere il proprio dovere, possiamo vedere l’inizio dei classici sintomi come aumento dell’urinazione e dell’acqua assunta, nausea e malessere generale.
L’alimentazione può incidere tanto su questa patologia, dato anche se non è possibile curarla in alcun modo, possiamo sfruttare principi nutrizionali per rallentarne la progressione. Al contempo, l’alimentazione non corretta può peggiorare sia la sintomatologia che l’evoluzione della patologia. Vediamo il tutto nei dettagli.
Cosa può mangiare un gatto con problemi renali
In generale, esistono ormai in commercio diversi alimenti formulati in modo apposito per il gatto con insufficienza renale, sia agli stadi iniziali che a quelli più avanzati.
Questi alimenti sono in generale la scelta migliore per i gatti che sono abituati a mangiare commerciale e che non possono/vogliono cambiare dieta. Si tratta quindi di trovare l’alimento corretto scegliendo in base alla formulazione dello stesso e (soprattutto, purtroppo) ai gusti del nostro micio, spesso così limitanti.
In generale, gusti permettendo, sarebbe ottimo passare ad alimentazione umida, se non in modo totale, quanto meno in buona percentuale, facendosi aiutare dal proprio veterinario a scegliere il miglior alimento secondo il momento della stadiazione della patologia.
In questo modo il nostro gatto sarà sempre ben idratato, avendo questo cibo maggiore quantità di acqua all’interno.
Le formulazioni per gatti con patologie renali hanno in genere un tenore ridotto in fosforo ed un alto tenore di acidi grassi Omega-3. Sono composti da fonti proteiche nobili, che apportano proteine di alto valore biologico in grado di produrre meno scorie azotate. Il tenore di grassi in genere è alto per fare in modo che siano più appetibili, vista la nausea. Spesso inoltre, dato che le fonti proteiche (carne ad esempio) apportano sia proteine che fosforo, gli alimenti potrebbero avere anche un tenore proteico ridotto. Anche se questo punto in particolare è oggetto di accese discussioni in medicina veterinaria.
Cosa non deve mangiare un gatto con insufficienza renale
In generale, un gatto con insufficienza renale non deve mangiare cibo che non sia stato pensato per aiutare in questa patologia. Molti degli alimenti “normali” infatti hanno tenori di fosforo più elevati, che possono causare peggioramento della sintomatologia anche importante. Alcuni alimenti non etichettati come “renali” potrebbero comunque avere le caratteristiche necessarie, ma in questo vi deve aiutare un medico veterinario esperto in nutrizione, per la scelta.
Meglio non dare anche premietti e snack vari, se non programmati, per lo stesso motivo. Ad esempio, in generale uno snack sano per il gatto potrebbe essere la carne essiccata, ma in questo caso avremo un tenore di fosforo non incluso nel piano dieta, extra appunto, che può andare a peggiorare la situazione.
La dieta soprattutto in corso di questa patologia diventa come una medicina insomma.
In questo senso, non vanno dati alimenti/medicine non prescritti, per descrivere meglio il tutto.

Dieta casalinga per il gatto con insufficienza renale
La dieta casalinga per il gatto con insufficienza renale è una ottima soluzione, dato che oltre ad essere composta di alimenti freschi è possibile comporla esattamente secondo le necessità del singolo paziente. In base quindi allo stato clinico e agli esami del sangue, andremo a decidere esattamente quanto e cosa inserire nel suo piano dieta.
Le fonti proteiche saranno scelte quindi in base al loro valore biologico, oltre che ai gusti del singolo gatto. Inseriremo grassi e fibre adatti non solo a dare i giusti nutrienti, ma anche a supportare l’intestino del gatto che spesso quando ci sono problemi renali va in sofferenza, peggiorando la nausea.
Inoltre, la quantità e il tipo di acidi grassi Omega-3 sarà scelta in base ai valori ematici e delle urine, cambiandoli poco alla volta in base alla risposta clinica.
Articolo della dott.ssa Maria Mayer, DVM per Kodami