furetto

L’alimentazione del furetto

Il furetto è un piccolo mustelide, un mammifero domestico discendente della puzzola europea.
Alla stessa famiglia appartengono l’ermellino, la donnola e persino la lontra, il mustelide di più grandi dimensioni.
Sono animali dal corpo allungato, con gli arti corti, in grado di infilarsi ovunque!
Dal punto di vista nutrizionale si tratta di un carnivoro stretto, ancora più del gatto.

Qual è l’alimentazione ideale per un furetto?
Quali errori è importante evitare per non incorrere in problemi di salute?
Vediamolo insieme!

Il furetto, un piccolo carnivoro

Il furetto è un carnivoro, ce lo racconta con ogni dettaglio della sua anatomia e della fisiologia.

Ha canini robusti e premolari e molari conformati per masticare e triturare anche le ossa.
Lo stomaco ha una struttura semplice e può dilatarsi molto.
L’intestino è corto e il tempo di transito del cibo lungo l’apparato digerente è molto breve: nell’arco di tre o quattro ore il cibo viene completamente processato.

Il microbiota del furetto

I batteri maggiormente presenti nel microbiota del furetto sono anaerobi, come alcuni Clostridi e Helicobacter.
Anche per questa specie gli studi ci dicono che una scarsa variabilità del microbiota può essere associata a molte patologie, tra cui quelle del neurosviluppo.

Per questo è fondamentale che il furetto riceva la giusta alimentazione fin dallo svezzamento: nei primi mesi di vita i furetti acquisiscono le abitudini alimentari e convincerli a cambiare dieta da adulti non è affatto semplice!

Il furetto è un carnivoro stretto. Per questo la dieta BARF, che ben conosciamo per cani e gatti,
può essere una buona alternativa anche per il furetto.

Furetto e alimentazione

Il furetto è un carnivoro stretto. Il suo precursore selvatico si nutre di piccoli mammiferi, topi, ratti, arvicole, lepri e conigli. Ma anche ricci e piccoli uccelli, uova, rettili e anfibi.

La loro dieta può essere costituita solo da alimenti di origine animale. Proteine di elevato valore biologico e grassi sono le fonti energetiche principali.

Purtroppo però la maggior parte dei prodotti per furetti in commercio contengono quote più o meno elevate di cereali e proteine e fibra di origine vegetale, che i furetti non sono predisposti a digerire e assimilare efficacemente.

Un’alimentazione di questo tipo, protratta nel tempo, può predisporre a numerose patologie: fermentazioni intestinali anomale, infiammazione e patologie intestinali croniche, insulinoma.
L’insulinoma è una patologia frequente del furetto: si tratta di un’alterazione progressiva del pancreas che determina abbassamento eccessivo del glucosio nel sangue con tremori, convulsioni e morte nei casi più gravi.

La dieta ideale per il furetto dev’essere varia e bilanciata, con un elevato tenore di proteine e grassi di origine animale, pochissima fibra e una quantità contenuta di carboidrati.
Andrebbero forniti piccoli pasti frequenti, evitando il digiuno prolungato.

Senza dimenticare che si tratta di un animale dalle abitudini crepuscolari-notturne, che dovrebbe mangiare dal tardo pomeriggio in poi.

Quali sono gli errori da evitare?

  • Cibi ricchi di proteine e grassi vegetali
  • Diete con carenza di acidi grassi essenziali, in particolare il linoleico, l’alfa linolenico e l’arachidonico
  • Un contenuto di fibra troppo elevato, che può provocare diarrea e patologie infiammatorie intestinali
  • Troppi carboidrati e zuccheri, che possono indurre nel tempo degenerazione neoplastica del pancreas
  • Eccesso di grassi polinsaturi, peggio ancora se in carenza di vitamina E

BARF e furetto

La dieta BARF, che ben conosciamo per cani e gatti, può essere una buona alternativa anche per il furetto.

Può essere composta anche in questo caso da CSO (carne senza osso), organi e OP (ossa polpose), opportunamente formulata in modo da poter essere sia completa e bilanciata che adatta per la taglia del furetto.

Il vantaggio principale è quello di essere una dieta più simile a quella per la quale questi animali si sono specializzati nel corso di millenni di evoluzione.

Le criticità sono le stesse da considerare per cane e gatto, in particolare le questioni igienico-sanitarie che richiedono senza dubbio attenzione nella conservazione e preparazione del cibo, e le OP che devono essere di dimensione e consistenza adeguate.

Conclusione

L’alimentazione fresca nel furetto può essere una valida alternativa ai prodotti commerciali, che hanno una composizione troppo spesso non adatta per questi predatori carnivori e che protratta per mesi ed anni può essere fonte di gravi patologie.

In più la dieta fresca può essere formulata in modo individualizzato per il singolo animale, con le proprie caratteristiche peculiari, tenendo in considerazione il sesso, l’età e anche le condizioni cliniche, traendo dall’alimentazione il massimo in termini di prevenzione e di cura.

Articolo della dott.ssa Cinzia Ciarmatori, DMV




cerca

leggi di più

  • inCarmine Salese

    La disfunzione cognitiva del cane anziano

    Cosa sappiamo della disfunzione cognitiva del cane anziano, del morbo di Alzheimer e del ruolo dell’alimentazione? Nella nostra vita quotidiana vediamo sempre più cani spegnere le loro candeline di compleanno ad età incredibili. Questa cosa ci riempie di gioia ma porta con sé anche problemi che dobbiamo saper riconoscere e gestire. In questo ...
  • inFrancesca Parisi

    Leishmaniosi: aiutare con l’alimentazione e un approccio integrato

    La Leishmaniosi è una malattia che affligge diversi animali, ancora purtroppo troppo presente sul nostro territorio. Chi vive con un malato di Leishmaniosi sa quanto può essere difficile e a volte frustrante avere il proprio compagno di vita a 4 zampe positivo a questa malattia. In questo articolo farò un piccolo excursus sul mondo della...
  • inMaria Mayer

    I gigli sono tossici per il gatto?

    Le piante del genere Lilium sono tossiche per il gatto, anche in piccolissime quantità. Vediamo quindi cosa succede e soprattutto cosa fare per agire tempestivamente in caso il vostro gatto ne ingerisca qualche foglia o fiore.   I Lilium sono delle piante bulbose, definite comunemente Gigli, che si coltivano industrialmente per la produzi...
  • inGiulia Moglianesi

    Cos’è la tosse da reflusso del cane?

    Quando il nostro cane ha tosse il nostro primo pensiero è una patologia dell’apparato respiratorio, ma non sempre è così, potrebbe trattarsi di tosse da reflusso!La tosse infatti è un sintomo che può avere diverse cause scatenanti: patologie polmonari, cardiopatie, malformazioni e molte altre tra cui patologie dell’apparato digerente.  In part...
TORNA SU