Cosa può mangiare un cane con problemi ai denti?
Non sono casi frequenti, tuttavia ci sono situazioni in cui, per vari motivi, un cane può trovarsi a vivere senza denti o con pochi denti residui.
Cosa può mangiare in questi casi?
Questa condizione, benché non sia comune, non preclude certo la possibilità di offrire al cane con cui viviamo una dieta comunque varia e nutriente. Ecco come gestire al meglio l’alimentazione di un cane con problemi ai denti.
Cause della perdita dei denti nel cane
La perdita dei denti in un cane può essere la conseguenza di molteplici fattori, principalmente di natura medica.
I cuccioli nascono senza denti, sviluppando poi i denti da latte che verranno sostituiti dai denti permanenti intorno alle 14-15 settimane di vita.
Al contrario della nostra specie, i cani raramente perdono i denti per cause naturali legate all’età. Si tratta più spesso di cause traumatiche o dell’accumulo di tartaro.
Tra le cause traumatiche ci sono le fratture dentarie, spesso conseguenza di masticazioni compulsive di oggetti duri o di scontri con altri cani.
Anche l’usura eccessiva dei denti può portare alla necessità di rimozioni dentarie per prevenire il dolore.
Il tartaro, quando estremamente diffuso, può richiedere l’estrazione del dente per evitare complicazioni come la patologia parodontale, che in alcuni casi richiede trattamenti antibiotici prolungati.
Esiste anche la stomatite cronica ulcerativa, una condizione dolorosa che può necessitare l’estrazione dei denti come soluzione ultima.
Esigenze nutrizionali di un cane senza denti
Nonostante la mancanza di denti, le esigenze nutrizionali di un cane non cambiano.
L’attenzione si sposta quindi sul metodo di somministrazione del cibo piuttosto che sulla sua composizione nutrizionale. È fondamentale assicurarsi che il cibo offerto rispetti le necessità dietetiche del cane, indipendentemente dalla sua consistenza.
Opzioni alimentari per cani senza denti
Ecco alcune opzioni alimentari adatte a cani senza denti, che tengono conto delle loro specifiche esigenze nutrizionali:
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Cibo secco commerciale pre-ammollato: mettere a bagno le crocchette in acqua per alcune ore per poterle ammorbidire rende questo tipo di cibo più facilmente ingeribile da un cane con difficoltà di masticazione.
Attenzione però, perché uno studio recente ha sollevato dubbi sugli effetti dell’umidificazione del cibo secco, che potrebbe provocare alterazione del microbiota intestinale e anche innalzamento del colesterolo nel sangue.
Si potrebbe pensare di inserire cicli di probiotici, ma monitorando con attenzione le condizioni cliniche e i valori ematici in attesa di ulteriori studi.
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Cibo umido commerciale: questa opzione è valida purché si scelga un prodotto etichettato come “alimento completo” e non “complementare”.
Se necessario, per regolare l’apporto di fibre che potrebbe essere insufficiente, si possono aggiungere al cibo umido carote lesse e frullate o altre fonti di fibra.
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Cibo cucinato in casa: preparare in casa il cibo per il cane con cui viviamo permette un controllo maggiore sugli ingredienti utilizzati e anche sulla grandezza dei bocconi. È importante che la dieta sia bilanciata da un veterinario nutrizionista per assicurare tutti i nutrienti necessari.
- Dieta BARF: può sembrare controintuitivo, ma una dieta BARF adeguatamente bilanciata e preparata può essere adatta a cani senza denti, evitando però l’inclusione di ossa polpose intere e ricorrendo a quelle macinate.
In conclusione, nonostante la perdita dei denti possa sembrare un ostacolo, con la giusta attenzione e cura, è possibile garantire al cane una dieta equilibrata e soddisfacente, adattata alle sue esigenze specifiche.
Articolo della dott.ssa Cinzia Ciarmatori, DMV