Alimentare un animale

Alimentare un animale o nutrirlo. Perché non è la stessa cosa?

Che differenza c’è tra alimentare o nutrire un animale?
All’apparenza potrebbe sembrare la stessa cosa. Le differenze invece sono molte e da molteplici punti di vista.

Non solo perché alimentare e nutrire hanno un’etimologia diversa, ma anche per i significati che hanno assunto nel tempo.

E per una questione sostanziale: tra alimentare e nutrire c’è di mezzo… l’amore!

Alimentare o nutrire, questo è il problema!

Alimentare o nutrire, sembrano sinonimi ma non lo sono.

Quando ci alimentiamo infatti stiamo solo introducendo cibo nel nostro organismo. Mangiamo, e questo è quanto.
Metabolizziamo quello che ingeriamo e lo trasformiamo in ciò che ci occorre.

Se ci nutriamo invece stiamo ponendo l’accento sulla relazione tra cibo e salute: non stiamo solo assumendo cibo, lo stiamo scegliendo in base alle caratteristiche che riteniamo favorevoli al nostro benessere.

La stessa cosa riguarda gli animali che vivono con noi.

Riempire una ciotola non è abbastanza per nutrire!

Quando pensiamo all’alimentazione degli animali con cui scegliamo di vivere difficilmente consideriamo le loro necessità etologiche.
Tanto meno riflettiamo sul fatto che l’atto di fornire cibo è centrale nelle relazioni, sia con individui della nostra specie che di specie diverse.

Ogni animale ha le sue esigenze, sia in termini nutrizionali che di gusti. Conoscerli e rispettarli è di grande importanza.

I gatti per esempio in natura sono cacciatori solitari. Predano soprattutto di notte e fanno molti piccoli pasti.
In ambito domestico nella maggior parte dei casi vengono alimentati una o due volte al giorno, con lo stesso tipo di cibo, spesso anche della stessa identica marca per tutta la vita (se ti interessa e vuoi approfondire ne ho scritto anche qui).
In più sono anche carnivori stretti, costretti ad assumere quantità più o meno grandi di cereali a causa della composizione della maggior parte dei cibi industriali.

Ai cani non va poi così meglio: anche le loro ciotole vengono riempite una o due volte al giorno distrattamente, svuotando il contenuto di sacchetti o lattine.

Conigli, cavie peruviane, criceti e altri piccoli mammiferi, ma anche pappagalli e altri uccelli subiscono la stessa sorte. Scatole di cibo già pronto in pellet o crocchette, oppure miscele di semi vanno a riempire contenitori e ciotole. Quando il livello si abbassa se ne aggiunge di nuovo. Tutto qua.

Il cibo non è solo nutrimento, è anche veicolo di emozioni. Ecco perché è importante scegliere bene cosa mettere nella ciotola!

Nutrire le relazioni con gli animali

Il cibo è fonte di vita, sa per noi che per gli animali e proprio per questo assumerlo è fonte di piacere, appagamento.
In più per gli animali sociali come noi ha anche un’accezione conviviale: aiuta a stringere nuove relazioni ma anche a rendere più salde quelle già esistenti.

Ecco perché dovremmo dedicare maggiore attenzione a quello che mettiamo nelle ciotole.

Se ci limitiamo a versarci dentro qualcosa tra un’incombenza e l’altra stiamo perdendo una grande occasione.
Scegliere con cura gli alimenti in base alle esigenze non solo della specie ma anche dell’individuo che abbiamo accolto in casa ci aiuta a conoscere e rispettare, ci offre la possibilità di dedicare tempo e attenzione. Due delle risorse più importanti che abbiamo.

Comprendere che attraverso il cibo che scegliamo passano amore e salute ci rende più consapevoli, anche della nostra alimentazione.

Scegliere di nutrire con cibo fresco di qualità, offrire un’alimentazione bilanciata ma non monotona, rende il momento del pasto gratificante sia per chi lo prepara che per chi lo riceve.

Nutrizione e salute

Non solo. Scegliere un’alimentazione di qualità per gli animali, che ne rispetti le esigenze e i gusti, è un vero e proprio atto di cura.

Il ruolo di prevenzione ma anche terapeutico dei cibi è noto da millenni e oggi le evidenze scientifiche che lo confermano sono sempre più numerose.
Sia per gli animali carnivori che erbivori è possibile formulare razioni individualizzate che mirano sia alla prevenzione che alla cura di molte patologie, grazie anche all’impiego di integrazioni funzionali e nutraceutica.

Senza dimenticare il ruolo delle emozioni sulla salute, come ci racconta la PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia, ne parlo in questo articolo): tutti ottimi motivi per trasformare l’atto del nutrire in un momento speciale, di reale condivisione!

Articolo dal blog della dott.ssa Cinzia Ciarmatori, DMV

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