Il ruolo del calcio: dieta e fabbisogni nelle varie fasi di vita
Il Calcio è un minerale che svolge numerose funzioni fondamentali nell’organismo. È coinvolto infatti nella contrazione muscolare, nella coagulazione del sangue, nella regolazione della permeabilità cellulare e nella trasmissione dell’impulso nervoso, non che nei meccanismi di contrazione e dilatazione dei vasi sanguigni.
È inoltre fondamentale per il corretto sviluppo e il mantenimento in salute di ossa e denti.
Ma i nostri animali, da dove prendono il calcio e quali sono le quantità che devono assumere per non incorrere in carenze o eccessi nutrizionali? Vediamolo insieme.
Calcio e dieta
In natura il lupo e i canidi selvatici ricavano il calcio necessario dalle ossa delle loro prede.
Ma l’alimentazione dei nostri carnivori domestici si è molto distanziata da quella “naturale”.
Sappiamo infatti che, eccezion fatta per un tipo di dieta chiamata BARF (di cui abbiamo parlato qui). Che prevede anche l’utilizzo di ossa polpose crude, l’utilizzo delle ossa nude o cotte è assolutamente sconsigliato per i nostri Animali.
E in questi casi, quindi, come fanno i ad assumere le giuste quantità di calcio?
Vediamolo insieme analizzando i vari tipi di dieta:
- DIETE COMMERCIALI SECCHE (CROCCHETTE) E UMIDI COMPLETI
in questi casi il calcio è aggiunto sotto forma di integratore, generalmente assieme ad altri minerali e vitamine, alla fine del processo produttivo.
Attenzione agli umidi, che potrebbero non essere “completi”, ma “complementari” ed in quest’ultimo caso, potrebbero non contenere fonti di calcio. - DIETA CASALINGA COTTA
in questo tipo di dieta, dove non possiamo somministrare ossa cotte, si utilizzano integratori (c.d. “mangimi complementari minerali”) di calcio. Come la farina di ossa o la polvere di gusci d’uovo essiccati, oppure integratori più completi, che contengono sia calcio che altri minerali e vitamine.
È quindi importante sottolineare che l’utilizzo di questi mangimi complementari, in una dieta casalinga, è fondamentale affinché la dieta sia bilanciata e non può essere evitato. Se non per brevi periodi e per motivi particolari, che devono però essere sempre valutati e tenuti sotto controllo dal Medico Veterinario nutrizionista che ha formulato la dieta.
Anche se nel piano nutrizionale fossero presenti alimenti particolarmente ricchi di calcio (come i formaggi, ad esempio) è molto improbabile che questi possano essere inseriti in quantità giornaliere sufficienti a coprire i fabbisogni del vostro animale - DIETA FRESCA CRUDA SENZA OSSA
anche in questi casi, non essendo presenti ossa nella dieta, il calcio andrà integrato tramite l’aggiunta di integratori (farina di ossa o gusci d’uovo, ad esempio) - DIETA BARF
questo è l’unico caso in cui, essendo presenti nella dieta le OP (Ossa Polpose), non sono necessarie ulteriori aggiunte di calcio

Calcio e fabbisogni
Si ma quanto calcio devono assumere i nostri carnivori domestici giornalmente?
La risposta è “dipende”.
I fabbisogni giornalieri di Calcio variano infatti in base a specie (cane/gatto), età (cuccioli/adulti/anziani) e stato fisiologico (gravidanza/allattamento).
Quando viene formulata una dieta, commerciale o casalinga che sia, i formulatori si rifanno, di solito, alle linee guida FEDIAF, che ci danno le indicazioni corrette dei fabbisogni di Calcio e di tutti gli altri nutrienti. In base a tutte le variabili sopra indicate.
È importante sottolineare che, oltre ai fabbisogni di calcio, c’è un altro parametro che va sempre valutato nella formulazione di un piano nutrizionale: il rapporto Calcio/Fosforo, che si deve mantenere entro certi range che variano a seconda dell’età e dello stato fisiologico.
Ecco perché spesso le quantità di integratore che indichiamo nelle diete possono variare da menù a menù e spesso non corrispondono alle dosi indicative che sono riportate nell’etichetta della confezione.
Fidatevi sempre delle indicazioni del vostro Nutrizionista, più che di quelle indicate nella confezione!
Errori più comuni da evitare
Fino a non molti anni fa, quando la nutrizione dei carnivori domestici era ancora un argomento poco conosciuto, era uso abbastanza comune, soprattutto negli allevamenti, somministrare delle supplementazioni di Calcio extra in situazioni particolari quali la crescita (soprattutto di cuccioli di taglia grande) la gravidanza e l’allattamento.
Tutte condizioni in cui si riteneva che “più calcio dò, meglio è”.
In realtà si è poi visto e dimostrato come un eccesso di calcio, in tutti questi casi, possa essere non solo inutile, ma addirittura nocivo. Provocando alterazioni ossee e articolari in cuccioli in crescita e favorendo, nelle femmine gravide, l’insorgenza di ipocalcemia post-partum, piuttosto che prevenirla.
Purtroppo questa usanza è ancora un po’ dura a morire, ma fortunatamente, con la giusta informazione, si stanno progressivamente abbandonando queste pratiche ormai obsolete.
Quindi, come fare a non provocare danni in un cucciolo in crescita o in una cagna o gatta in gravidanza?
Evitando il “fai da te” e le integrazioni non necessarie e affidandovi a un Medico Veterinario Nutrizionista che segua il vostro Animale durante tutto il percorso o, nel caso non ve la sentiste di intraprendere questo tipo di iter, utilizzando un buon prodotto commerciale completo e specifico per lo stato fisiologico del vostro animale.
Articolo della dott.ssa Marta Batti, DMV